Intrattenimento & Co-
.cavolo...chissà se c'entra lui o meno..... 
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aspetta e vedrai... . -
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ahh.... cavalo...secondo me ...anche nn solo lu..... . -
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lunedì lo vediamo...però sappi che, di solito, Alice ci azzecca quasi sempre... . -
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ahhahaha....peccato allora per il solo brutto quarto d'ora, mi sa che dovrebbe durare qualche minutino in + . -
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ahahahahahah...vedremo... . -
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Capitolo 5 POV Edward
Erano passate molte ore da quando Alice era partita per Forks. Avevo sentito Jasper chiamarla verso le 6 di quella mattina per assicurarsi che stesse bene. Ma sembrava che la brevità della chiamata lo avesse impensierito ancora di più. Lo sentivo camminare avanti e indietro in camera loro, senza sosta. Stare lontano da lei era terribile, erano seriamente innamorati. Riuscivo benissimo a capire la sua inquietudine, anch’io stavo male lontano da Bella quando…stavamo ancora insieme.
Gli altri erano un po’ più tranquilli, anche se a volte percepivo la loro preoccupazione. Alice di solito metteva al corrente Jasper dei suoi piani, a meno che non temesse per la sua incolumità o, come in questo caso, che lui la bloccasse per impedirle di andare.
Io non sapevo cosa fare, Alice era andata da Bella, la mia adorata Bella. Avrei tanto voluto seguirla per potermi assicurare di aver fatto la scelta giusta, ma ero troppo codardo per poterlo fare. E se l’avessi trovata davvero tra le braccia di un altro? L’avrei lasciata senza tentare di riprenderla? No, ovviamente non ero capace di tanto. Meglio soffrire in silenzio, lontano da lei.
Guardai distrattamente il display del cellulare.
E’ mezzogiorno passato da un pezzo ormai. Come mai Alice non si fa viva da più di 6 ore? E’ successo qualcosa?
Il solo pensiero della mia sorellina preferita in pericolo mi faceva venir voglia di raggiungerla immediatamente. Concentrati, Edward. Non puoi fare questo a Bella.
Poco dopo il cellulare iniziò a vibrare. Era Alice. Chissà cosa voleva…Non avevo voglia di rispondere, ma al quinto squillo la curiosità prese il sopravvento.
“Dimmi” risposi con tono piatto.“Finalmente. Ce ne hai messo di tempo. Un altro squillo e avrei riattaccato….” “E allora riattacca, tanto non voglio sapere cosa vuoi” “Ascoltami un attimo, ho bisogno che tu venga qui…” “Alice, io non verrò a Forks.” “No, fammi spiegare. Stanno succedendo cose strane e voglio capirci qualcosa…” “Alice, lascia in pace Bella!” “Non c’entra niente, voglio solo capire cos’è successo da quando ce ne siamo andati…” “Alice, smettila. Torna a casa e subito!” “Edward, ho bisogno del tuo potere. Non riesco a vedere il futuro di Bella e non ho idea del perché. Perciò alza il fondoschiena da quelle tavole e raggiungimi il prima possibile!”
Non feci in tempo a risponderle, aveva già messo giù. Era furiosa, ma non ne capivo il motivo.
Aspetta, ha detto che non riesce a vedere il futuro di Bella…ma com’è possibile? E cosa sarebbero le strane cose che accadono a Forks? Non bastava un clan di vampiri a movimentare la vita laggiù?
Esitai ancora un istante, ma alla fine uscii dalla cantina, deciso a scoprire cosa preoccupasse tanto Alice.
“Edward, che succede?” mi chiese Carlisle.
“Raggiungo Alice a Forks. Quando torneremo, vi spiego tutto. Ora non c’è tempo.” Risposi preparandomi a scattare.
“Alice è nei guai?” chiese Jasper ansioso parandosi di fronte a me.
“Sta tranquillo, Alice sta benone. Ora però devo andare.” Dissi, prima di scartarlo e volare di corsa attraverso i boschi che mi separavano da Forks.
D’un tratto mi sentii come rinascere, il vento sulla pelle era esattamente quello che mi serviva per reagire al dolore. Avrei rivisto Bella di lì a poche ore.
Mmmh, magari prima è meglio se caccio qualcosa. Potrei ferirla, o attaccare incidentalmente altri umani.
Cercai una traccia di qualunque animale abitasse quei boschi. A pochi chilometri trovai un branco di cervi. Molto rapidamente mi avventai sul più grosso, uccidendolo all’istante. Abbattuto e prosciugato il primo, mi avventai su un secondo e poi su un terzo.
Ora si che va meglio.
Ripresi a volare verso Forks, non era la mente a guidarmi, era il cuore. Sentivo che ricominciava a sperare, a vivere. La sola idea di essere presto da lei mi ridava la vita.
Corsi più veloce che potevo, attirato come da una calamita. Volevo rivederla, rivedere i suoi occhi, sentire di nuovo il suo profumo, sentirla ridere come una volta. Mi era mancata troppo in quei dodici mesi che non mi importava affatto di soffrire una volta lasciata di nuovo Forks. Ma prima dovevo accertarmi che stesse bene e capire cosa intendeva Alice.
Finalmente vidi il profilo familiare di Forks. Il sole stava già calando, perciò non avevo bisogno di fare attenzione al mio aspetto. Sarei stato il solito Edward per chiunque mi avesse incrociato.
Raggiunsi la casa bianca, dove sapevo che Alice mi stava aspettando. Avevo percepito una sua visione in cui lei mi vedeva arrivare lì. Mi vennero i brividi nel rivedere la nostra vecchia casa.
Entrai e notai che i teli bianchi che avevamo messo sui mobili prima di partire non c’erano più. Sicuramente un’idea di Alice. Scossi la testa e mi feci strada nel salone.
“Alice!” chiamai con un tono normale, certo che comunque mi avrebbe sentito.
Un istante dopo, volteggiò di fronte a me, sul volto un’espressione tra l’arrabbiato e il sollevato.
“Che c’è?” chiesi.
“E me lo chiedi pure? Guarda cos’ho dovuto vedere stamattina!” disse furiosa, prima di mostrarmi una visione di Bella in camera sua, intenta a spogliarsi.
Inorridii e d’istinto mi salì un ringhio dalla gola.
“Calmati, non sono ancora sicura che la responsabilità di ciò che hai visto sia totalmente tua.” Mi disse guardandomi arrabbiata.
“Che vuoi dire?” chiesi mentre cercavo di cancellare dalla mia mente le immagini di Bella magrissima e cadaverica. Era orribile guardarla così deperita.
“Che penso si sia lasciata quasi morire di fame solo perché l’hai lasciata. Ma non ne ho la certezza.” Mi disse voltandosi e sistemando un mazzo di fiori nel vaso sul pianoforte.
Quella frase mi colpì come una pugnalata in pieno petto.
Si è quasi lasciata morire di fame per colpa mia? Sono un mostro…neanche andandomene sono riuscito a proteggerla.
Mi crollarono le ginocchia. Avrei tanto voluto piangere, per alleggerire il senso di colpa, ma non potevo.
Alice mi si avvicinò e mi poggiò una mano sulla spalla. “Ehi, vedrai che starà bene. Comunque, vieni con me così ti spiego per bene cosa c’è di preoccupante.” Mi disse, prima di uscire di casa.
Con molta fatica mi tirai su e la seguii. Corremmo in silenzio attraverso il bosco ormai familiare, diretti a casa di Bella. Ci fermammo sotto la sua finestra.
“Edward, qualunque cosa tu veda in quella stanza, ricordati di restare calmo.” Mi disse guardandomi con apprensione.
Annuii incerto. Non avevo idea di cosa volesse dire, i suoi pensieri erano troppo confusi.
Salimmo con un balzo sul ramo dell’albero che dava proprio sulla camera di Bella. Era vuota.
“Bella è uscita verso mezzogiorno per andare a La Push,” mi disse Alice. “Ho anche scoperto che Charlie e Sue Clearwater vivono insieme e si sposeranno a breve.” Aggiunse.
Annuivo senza emettere un suono. Alice smise di parlare e restò in ascolto, con le orecchie tese.
Dopo circa cinque minuti sentimmo dei passi provenire dal bosco dietro casa Swan. Pochi istanti dopo comparve un ragazzone alto e muscoloso che stringeva tra le braccia Bella.
Un brivido di orrore mi pervase nel vedere il mio unico amore ridotto così. Era pietosamente magra, ma la giornata al mare le aveva restituito un po’ di colore sulle guance.
E’ orribile vederla così. Mi viene da piangere all’idea che sia tutta colpa nostra. Pensò Alice con voce rotta. La abbracciai dolcemente.
“Sssh, tu non c’entri. L’unico responsabile sono io.” Sussurrai con voce roca.
“Grazie Seth, ora puoi andare se vuoi” udii il flebile sussurro di Bella. Anche la voce denotava la sua sofferenza. Ascoltarla era uno strazio.
“Non preoccuparti, piccola. Resto quanto vuoi.” Disse il ragazzo prima di scomparire dentro casa.
“Quello è Seth Clearwater.” Sussurrai a mia sorella.
Il figlio di Harry e Sue? Ma era minuscolo l’anno scorso. L’ho incrociato per sbaglio nei boschi. C’era sorpresa nei pensieri di Alice.
Anch’io ricordavo distintamente che Seth non aveva neanche quindici anni quando lasciammo Forks…com’era potuto diventare un bestione simile? Dimostrava almeno 20 anni. Era impossibile.
Un movimento al di là della finestra ci distrasse. Seth stava sdraiandosi sul letto, stringendo Bella a se. Strinsi i pugni per evitare di rompere il vetro e prenderlo a pugni.
Senti questa puzza? Mi chiese Alice risvegliandomi dalla mia sete di vendetta.
Inspirai e storsi il naso. Era orribile. Copriva quasi del tutto l’odore di Bella.
“Si…” sussurrai cercando di capire cosa fosse.
Poco dopo iniziai a sentire una nuova scia di pensieri, quelli di Seth.
Povera Bella. Dopo un anno è ancora depressa. Per fortuna sta ricominciando a mangiare normalmente. Ci sono voluti mesi di sforzi, ma alla fine ne è valsa la pena. Ho talmente tanta paura di poterla rompere, fragile com’è. Spero che si riprenda presto, almeno potrà condurre una vita un po’ più normale.
Alice aveva ragione, come sempre…era tutta colpa mia. Bella stava lasciandosi andare perché le avevo negato il mio amore, pensando di poterla fare felice. Che idiota che ero stato.
Chissà come mai i Cullen se ne sono andati. Sam dice che sono malvagi, ma Bella è convinta della loro bontà e io le credo. Mi spiace solo che stia soffrendo così tanto per l’abbandono di Edward. Sam crede troppo alle nostre leggende, è convinto che lupi e vampiri siano nemici giurati. Secondo me si sbaglia di grosso.
I pensieri di Set si fecero più nebulosi, fino a diventare un sogno indistinto. Smisi di ascoltare, per lasciargli un po’ di privacy. Era bello sapere che Bella era al sicuro con lui.
“Alice, torniamo a casa.” Dissi scendendo dall’albero.
Io non torno ad Ithaca finché non capisco come mai non vedo il futuro di Bella. Pensò incrociando le braccia al petto.
“Alice, te lo spiego mentre andiamo a casa…qui a Forks.” Dissi.
Sorridendo scese aggraziata dall’albero e tornammo di corsa verso la casa bianca.
Edited by Nike8437 - 11/9/2019, 17:21. -
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no no...come no....la deve incontrare...nooooooooooooooooooo . -
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pazienza...pazienza...tutto a suo tempo... . -
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non ci posso credere che nn si riabbracciano...secondo me lei poi lo sente che lui è tornato..... . -
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non ti svelo mica cosa accadrà...eh!!!sennò non la leggi più... 
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ok...aspetto..... 
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dai, dai...manca poco... . -
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meravigliosa!
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Grazie tesoro!!!sono contenta che anche tu stia leggendo la mia fan fiction...spero che poi ne seguiranno altre (dipende da quanto ci metto a riprendere in mano e terminare i miei vecchi progetti)... .
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