Concorsi & Lotterie-
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La prossima tappa è l’ottava isola di questo arcipelago maledetto!!
Man mano che ti avvicini alla scogliera, per cercare un buon punto dove poter effettuare l’attracco, senti un sibilo prolungato ed intenso provenire da quel territorio inesplorato. Venti impetuosi soffiano con furia continua, alti mulinelli e piccole trombe d’aria sollevano detriti e polveri dal suolo, il paesaggio arido e pressoché spoglio è costantemente modellato dall’azione erosiva del vento. L’isola è composta da un imponente sistema montuoso, ricco di strettissimi sentieri ricolmi di cespugli ed arbusti spinosi, profondi kenyon ed alti strapiombi riempiono il paesaggio, ovunque vi sono rocce dai contorni spigolosi e taglienti. Il sistema montuoso è formato da quattro cime, irte ed impervie, apparentemente irraggiungibili, ma una fra tutte supera le altre in altezza, decidi perciò che è quella la tua futura meta. Piccole frane discendono dalle altissime pareti della catena montuosa e più ti avvicini alle cime, più l’ossigeno presente nell’aria diventa scarso e rarefatto, mentre i venti, sempre più freddi, soffiano con furia sempre maggiore, come voler ostacolare ogni tentativo di successo nell’impresa. Una volta che hai raggiunto la vetta più alta, innanzi a te, si erge un albero millenario, completamente spoglio e rinsecchito…. Appollaiata su di un enorme ramo, vi è una strana creatura dalle fattezze per metà umane e per metà di volatile…
l’arpia, guardiana dell’isola attendeva con ansia il tuo arrivo!! Con voce acuta, stridula e gracchiate si rivolge a te con queste parole “Cracracra…. un umano/a…. ho sentito dire che sono ottimi bocconcini….. cracracra….ed io inizio ad avere fame….”, tutte quelle parole non ti turbano minimamente e rimani immobile a fissare, con un’espressione glaciale, la maligna figura…. “Cracracra…. Tranquillo/a non ho intenzione di farti del male, volevo solo metterti alla prova…. Cracracra… come avrai già certamente intuito, io sono la guardiana dell’isola Eolica…. è da moltissimo tempo che qualcuno non raggiunge la cima di questo monte….. ora ti porgerò un indovinello…. rispondere correttamente è il tuo scopo, se farai ciò t’aiuterò….. Cracracra…. ecco dunque il mio rompicapo..”.
Parla senza bocca,
ti batte e non ti tocca,
corre senza piedi,
passa e non lo vedi.
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Il vento? . -
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“Cracracra…. esatto…. davvero molto acuto/a, i miei complimenti!!.. ecco il mio piccolo aiutino: …… Unisci e miscela con cura ciò che hai trovato…… “, cracracra…. questo è quanto, le risposte devi trovarle da tè..”, detto ciò, l’arpia dispiega le sue lunghissime ali e sfruttando la furia del vento si libra in cielo e vola via. Al bordo dell’altissimo strapiombo, mentre osservi l’intero arcipelago dalla cima del prominente monte, ad alta voce esclami “Bene… il viaggio può proseguire… mi avvicino sempre più al mio obbiettivo…. Andiamo!!!...”.. -
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Al timone della tua imbarcazione, a poco a poco, ti avvicini alla costa della nona isola, improvvisamente inizi a sentire il legno che fa da fondo della barca, sgniccare e scricchiolare, l’intero veliero si sta ricoprendo da un sottile strato di ghiaccio, la temperatura cala repentinamente ed il freddo inizia diventare davvero intenso.
Tutt’attorno, l’isola è disseminata da grandi ice-berg galleggianti che si spostano spinti dal moto ondoso, vagando senza una meta precisa, urtandosi l’uno contro l’altro, creando così uno scudo naturale a difesa della costa. Navighi con estrema attenzione e quando riesci ad approdare noti che tutto è ricoperto dal candido manto della neve bianca che discende senza sosta dalle basse nuvole che sovrastano il cielo, la temperatura è perennemente molto al di sotto dello zero, stretta nella morsa di un freddo intenso e pungente. Il paesaggio, dal carattere prevalentemente collinare, è ricoperto da lunghissimi ghiacciai e da uno spesso strato gelido di ghiaccio e neve, impetuose valanghe corrono verso valle, inghiottendo rocce spoglie ed alberi ormai congelati, dai quali discendono lunghe stalattiti. In queste glaciali lande, dimorano animali dal manto bianchissimo, come lupi, orsi e volpi, in perenne ricerca di perde con cui saziare la propria fame. Man mano che avanzi verso il centro dell’isola, ogni tuo passo affonda in uno strato sempre maggiore di candida neve, che ha ricoperto per intero anche i tuoi abiti. Grandi e profonde orme sono ancora ben visibili al suolo, decidi perciò di seguirle… all’interno di un’ampia caverna, trova dimora una creatura alta e muscolosa, completamente ricoperta da un manto anch’esso bianco, con grandi fauci acuminate e dagl’occhi color ghiaccio, con voce profonda si rivolge a te dicendoti
“Avventuriero/a, sei qui per risolvere il mio indovinello, non è vero?.... io sono il guardiano di quest’isola, l’isola Nevosa….. vediamo quanto è forte il fuoco della determinazione che arde dentro di te…. dunque ascolta con attenzione il mio quesito..”.
Chi è che, senza parlare,
senza farsi vedere,
senza minacce
e senza armi,
fa tremare tutti?. -
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terremoto? . -
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mmmmmmh......... no.... 
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il freddo? . -
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mi vien in mente dio ma sarebbe troppo scontato . -
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“Esatto, questa in effetti è la risposta corretta!!..... il tuo cuore non è divenuto come quest’isola…. dentro non sei diventato/a come la maggior parte degl’altri tuoi simili…… molto bene, ecco il mio piccolo aiuto per te: …… ……di due fanne una, questo è il risultato “. Dopo aver proferito queste parole, s’incammina tra le lande nevose e ghiacciate fino a scomparire all’orizzonte, anche tu fai altrettanto, dirigendoti verso la posizione in cui è ormeggiata la tua imbarcazione.. -
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evvai...non indovino mai...finalmenteeeeeeeeeeeeee 
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Bravissima kika!! ^^ ..... io confido sempre nelle tue potenzialità...... a volte basta un poco di fiducia in sé stessi......
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Finalmente sei approdato/a sulla decima isola e pensi “Ci siamo…”.
Oscurità e buio costante, fitto ed impenetrabile… nemmeno un fievole raggio solare riesce a fare breccia ed oltrepassare questa coltre sinistra e cupa…. questo è lo scenario con cui l’ultima isola ti accoglie!!. In questo regno di solitudine e desolazione, si odono in continuazione gemiti e ruggiti infernali, occhi scuri e maligni, scrutano la tua avanzata avvolti dalle tenebre, all’imperterrita ricerca di una possibile preda.
Il buio, pressoché totale, non ti permette di vedere con precisione le forme di questo macabro luogo, si odono invece con chiarezza, bestie selvagge strappare e masticare carni, occhi rossi si aggirano immersi nelle tenebre, l’aria è impestata dall’acre olezzo di sangue e morte, alti alberi rinsecchiti ti appaiono innanzi lungo il cammino, dove grandi pipistrelli vi trovano riposo, ovunque al suolo si odono scricchiolii di ossa che si spezzano e si frantumano quando calpestate, rumori di teschi rotolanti e di ossa sgranocchiate con voracità fanno da sottofondo, mentre percorri l’angusto ed oscuro sentiero che sembra condurti al centro dell’isola.
Accanto ai tuoi piedi, zampettano e strisciano insetti rivoltanti e strane viscide creature, ti fai largo tra le fitte ragnatele che ostacolano il cammino, mentre alle tue spalle, grandi ragni discendono dai loro bozzoli, squittii e latrati sinistri si ergono nell’aria, senza sosta, senza pausa alcuna. Al termine del percorso, dalla sommità di un’altura dalla cima spianata, sgrondante di sangue e ricoperta di brandelli di carne, come un enorme altare sacrificale, appaiono dal buio due occhi di un giallo intenso…
un enorme gufo vi giace appollaiato e soddisfatto, bramoso di appagarsi con un prossimo sacrificio, interessato solo a dare sfogo ad ogni suo vizio.
Una voce demoniaca, proveniente dall’oscuro pennuto, ti dice “Dunque sei finalmente arrivato/a…. ho sentito parlare molto di te…. tutti gli altri guardiani non sono riusciti a fermare la tua avanzata, ma sappi, io non sono debole come loro…. io sono il guardiano della decima isola, l’isola Ombrosa…. sei stato/a fortunato/a ad essere arrivato/a fino a questo punto, ma questa volta la fortuna non ti salverà!!... non riuscirai a risolvere il mio enigma!! Il tuo viaggio termina qui!!”, ad alta voce rispondi “Sai com’è, si dice che la Dea della fortuna sia cieca…. in un posto come questo potrebbe sentirsi a suo agio!!.... avanti, non perdiamo tempo, pronuncia il tuo indovinello!!”.
Per la casa
e la campagna
ti sta accanto
e t’accompagna,
se la pesti non si lagna,
passa l’acqua
e non si bagna.. -
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l'ombra? . -
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Bravissimo Gatto!!
“Cosa!! È impossibile!! Ma come hai fatto?.... non ci credo, hai indovinato…. allora ascolta queste mie parole stolto/a umano/a, ma tanto sono certo che non capirai…. muhahahahah: …… Una cosa devi fare, trascrivi quello che sai nella tua lingua originale “. Dopo essersi proferito, il perfido gufo, ancora ridendo, abbandona quel funesto luogo e torna a vagare per l’isola, in cerca del suo prossimo banchetto. Con una camminata imperturbabile, lasci il sanguinolente altare alle tue spalle, proseguendo per la via del ritorno.
È trascorso all’incirca un mese dal tuo arrivo in questo arcipelago e le scorte di cibo ed acqua iniziano a scarseggiare, stringi in mano il diario di bordo, divenuto ormai nient’altro che un taccuino dove hai annotato ogni singolo dettaglio su questo strano posto. Sei seduto/a pensieroso/a sulla punta della prua della barca e continui a leggere e rileggere il diario, cercando di venirne a capo e ripeti a te stesso/a “Concentrati…. concentrati… trova la breccia nella menzogna e scruta la verità…. non arrenderti proprio ora, ce la puoi fare…”, mentalmente rivivi velocemente tutte le vicende che ti sono capitate in questa prigione dimensionale, “Concentrati…. concentrati…. c’è sempre il trucco…. squarcia la menzogna…… scorgi la verità!!”. I tuoi occhi sono ancora chiusi per permettere al tuo pensiero di adoperarsi al meglio…… di scatto ti alzi in piedi, la barca si muove lentamente spinta dalla corrente, apri gli occhi e urli a gran voce “Ho capito finalmente!! Preparati Nettuno perché sto per andarmene da questo posto!!!”. Stringendo saldamente il timone, dirigi l’imbarcazione nella direzione della nebbia di confine, con uno sguardo fiero e risoluto!!. -
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