Storia di un'uomo

Storia che parla dell'amore separato dalla guerra.

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  1. Jarhead.92
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    SPOILER (click to view)
    Questa storia è completamente inventata.
    Guerre, stati ed eserciti sono puramente inventati.


    La storia che state per leggere e per ascoltare è la storia di un'uomo, piena di dolore e guerra, di amicizia e lealtà ma anche di amore perduto e trovato.
    La storia che state per leggere e per ascoltare è la mia storia.

    Mi chiamo Gabriel e sono nato di un piccolo paese degli stati del Sud.
    Mia madre morì dandomi al mondo e fu quindi mio padre a prendersi cura di me.
    Mio padre era un'uomo triste in un certo senso, se ne stava ore e ore chiuso nel suo studio e a prendersi cura di me era la mia governante Margharet che però venne a mancanre anche lei al più presto.
    Avevo 4 anni quando mio padre fu chiamato a prestare servizio nell'Esercito e a partire per la guerra.
    Mi lasciò da una sua amica che si sarebbe preso cura di me durante la sua assenza.
    Ricordo benissimo la sua partenza, eravamo davanti al portico della casa e lui salutava la sua amica Sarha e infine, per ultimo, salutò me.
    Ricordo benissimo che si era inginocchiato e mi aveva guardato dritto negli occhi per poi sussurrarmi "Gabriel sii forte...qualcunque cosa succeda".
    Infine si apprestò ad entrare in macchina e a partire.
    Non so cosa mi spinse a farlo, corsi immediatamente da lui e inseguii la sua macchina per qualche isolato per poi fermarmi in mezzo alla strada e pensare "Dio ho solo 4 anni e tu sei mio padre...mio padre se ne va".
    Mio padre morì al fronte durante il suo terzo anno di servizio militare.
    Lo capii subito perchè mi scriveva ogni singola settimana di ogni singolo mese e poi improvvisamente...non scrisse più.
    Non piansi al suo funerale, perchè ero in qualche modo arrabbiato con lui e ciò mi creava un profondo dolore.
    Continuai quindi a vivere insieme a Sarha, che divenne come una mdre per me, e a sua figlia Christina.
    Tra me e Crhistina era nato qualcosa di più della semplice amicizia, non eravamo fidanzanti ma al tempo stesso eravamo come due anime gemelle.
    Insieme passavamo interi giorni e avvolte dormivamo nella stessa stanza e nello stesso letto.
    Quelli furono gli anni più felici della mia vita.
    A 16 anni però avvenne un fatto che mi scosse terribilemente: un pomeriggio tornavo dalla Biblioteca quando vidi Crhistina baciarsi con un ragazzo.
    Mi arrabbiai molto, non tanto per il gesto in se, ma perchè mi fece capire una cosa; che io non ci sarei stato sempre per Christina.
    Nello stesso anno scoppiò un nuovo conflitto e il nostro regno entrò in guerra.
    Avevo 16 anni e quindi ancora esentato dai 5 anni di servizio militare obbligatorio.
    Ai miei 18 anni però fui richiamato alle armi.
    Ricordo che Crhistina pianse per interi giorni a quella notizia e la sera prima della mia partenza facemmo il giro dell'intero paese.
    Infine ci appostammo su un tetto e guardammo un Gran Ballo, osservandoli ballare leggiadri come Angeli.

    Fu allora che Crhistinna mi disse: "Gabriel...promettimi che mi farai ballare.
    Ballare come un'angelo".
    Non potei far altro che dirle: "Christina io ti prometto che balleremmo insieme, qualsiasi cosa succeda."

    Il mattino dopo ci fu la mia partenza e dissi a Crhistina che qualcunque cosa fosse successa, io non mi sarei mai scordato di lei.
    Infine aggiunsi "E perchè tu non ti dimenditichi mai di me...ti voglio dare questo" mi chinai e la baciai appassionatamente.
    Infine salii sul treno che partì sferragliando e guardai la figura di Christina allontanarsi fino a sparire del tutto.
    In quel momento non potevo sapere che non l'avrei rivista mai più.
    Arrivai al Fronte di Guerra dove passai 8 anni di inferno.
    Capii subito che la guerra è una cosa sporca e orribile, persi moltissimi amici e ben presto inziai ad essere insensibile ai massacri.
    La guerra ti cambia nel profondo dell'anima.
    Ogni notte però, quando le stelle brillavano nel cielo sereno i miei pensieri andavano a Christina.
    Capitò una sera di Aprile, stava piovendo a dirotto ed io ero di guardia, scrutavo il cielo nero di pioggia quando improvvisamente vidi una stella splendente.
    Improvvisamente sentii come una presenza vicino a me, come se Lei fosse li in quel momento vicino a me.
    Mi voltai a guardare ma vidi solo un vuoto, un vuoto terribile che si estendeva più che alla semplice materia, ma che si estendeva anche oltre il mio cuore.
    Piansi tutta la notte.
    Dopo 8 anni di guerra finalmente la guerra cessò e potei tornarmene in patria.
    Dovetti però completare i miei ultimi 2 anni di servizio, che consumai lavorando nei grandi palazzi politici.
    Infine, dopo 10 anni di servizio militare, mi congedarono e fui nuovamente libero.
    Decisi di tenermi tutto, dal fucile al berretto militare.
    Presi subito un treno e tornai al mio paesino col solo pensiero fisso su Crhistina.
    Una volta giunto girai l'intero paese che non vedevo da 10 lunghi anni ma che conoscevo ancora tanto bene.
    Infine mi apprestai ad andare davanti alla sua casa, pronto a riabbracciarla ma ciò che trovai fu un'edificio vuoto ed abbandonato.
    Non riuscivo a capire o forse non volevo capire, perchè per quegli 8 anni di guerra l'unico pensiero che mi aveva tenuto in vita era quello di tornare da Lei e di riabbracciarla.
    Ed ora Lei era scomparsa.
    Vagai ancora per la città e infine affittai la camera di un'albergo, dove vi restai per qualche settimana.
    Fu durante quel periodo che fui invitato ad un ballo di gala.
    Decisi di parteciparvi e fu una scelta più che giusta, dato che fu li che la incontrai per la prima volta.
    Si chiamava Angela ed era una ragazza stupenda, io avevo 28 anni a quel tempo e subito incominciammo a conversare.
    A 29 anni mi fidanzai con lei e a 30 anni ci sposammo.
    Non dimenticai mai Christina, ma ormai era tempo di voltare pagina.
    Sempre a 30 anni divenni padre di una bellissima bambina che chiamammo Megan.
    Era una bambina stupenda.
    A 33 anni decisi di scrivere il mio primo libbro.
    E fu proprio quando cominciai a scrivere che Angela mi porto una lettera che non avrei mai più dimenticato: Kristina era morta.
    Andai al suo funerale e restai davanti alla foto della sua lapide per parecchie ore a piangere.
    E ogni lacrima che versavo era piena di dolore e speranza, rammarico e amicizia e soprattutto amore.
    Infine mi apprestai a completare il mio libbro che dedicai a Kristina.
    Il libbro vendette all'incirca 25.000 copie e fu un successo enorme.
    In tutto il resto della mia vita scrissi ben 10 libbri che vendettero milioni e milioni di copie e vinsi anche 2 premi Nazionali e 3 Internazionali.
    Aquistai una bella villetta posata su un bellissimo monte e mi allestii uno studio privato dove tenni conservata la mia divisa militare e tutte le mie vecchei foto.
    Ma la felicità è solo passeggera.
    Angela morì ai suoi 41 anni di una forte e grave malattia ed io restai a crescere mia figlia da solo.
    Capii SOLO allora cosa doveva aver provato mio padre e alla fine riuscii anche a trovare il coraggio di perdonarlo.
    Quando ebbi 58 anni mia figlia si sposò e andò a vivere col suo nuovo marito ed io rimasi solo in quella casa.
    Ovviamente lei mi veniva a trovare ogni volta che poteva ma a me piaceva restare solo, mi dava il tempo di pensare in tutta tranquillità.
    Fu a 62 anni, in un pomeriggio piovoso d'auttuno, che ebbi l'improvviso istinto di andare nel mio studio e di tiraire fuori la mia vecchia divisa militare.
    Guardai poi le varie foto e constatai quanto il temppo fosse trascorso così velocemente.
    Infine stavo per mettere via gli album di foto, quando ne trovai una separata dalle altre.
    Curioso la afferrai e la portai alla luce del sole per guardarla meglio: era una foto di Christina in cui sorrideva bellissima su un'altalena.
    Era davvero un'Angelo.
    Grosse lacrime mi scesero dalle guance.
    Infine rimisi la foto al suo posto e le diedi un bacio.
    Quella notte, una notte come tutte le altri, ormai vecchio e stanco finii di cenare e mi preparai per andare a letto.
    Una volta coricato spensi la luce e nel buio risentii quella sensazione che avevo provato molti anni indietro quando ero in guerra.
    Sentii come se Crhistina fosse li vicino a me e mi sussurrasse dolcemente.
    Chiusi gli occhi e infine respirai profondamente, come se non avessi mai realemente respirato prima.

    Ero in divisa militare ed ero nella piazza del mio paesino di sera.
    C'era della musica, bellissima musica.
    Il vento leggero e tiepido della sera mi scompligliava i capelli.
    Camminai per la piazza fino a quando vidi il luogo da cui proveniva la dolce musica.
    Era un ballo.
    C'erano centinaia e centinaia di ballerini che danzavano come angeli.
    E in mezzo a loro c'era il più bell'angelo che avessi mai visto: Christina.
    Quando mi avvicinai a lei, mi sorrise dolcemente ed io le ofrii il mio braccio.
    Lei lo afferrò dolcemente e insieme incominciammo a danzare, senza mai smettere.
    Era stupendo, era incredibile ed era amore.
    Eravamo insieme, di nuovo ed ogni nota di quella soave muscia esprimeva il dolore e la gioia che avevo provato nel perderla e nell'incontrarla nuovamente.
    Infine lei accostò le sue labbra alle mie e mi sussurrò dolcemente:

    "Grazie Gabriel per avere mantenuto la promessa."

    Edited by Jarhead.92 - 14/7/2010, 23:01
     
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    che meraviglia, la parte finale mi ha messo i brividi....bravissimo tesoro
     
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  3. Jarhead.92
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    Davvero ti è piaciuta amore????
     
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    si tesoro mio è bellissima srivi troppo bene, te l'ho sempre detto....
     
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  5. Jarhead.92
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    Grazie amore. :#lovelove#: :#lovelove#: :#lovelove#:
    Io da piccolo infatti volevo fare lo scrittore.
    Ma non penso di essere così bravo.

    Edited by Jarhead.92 - 14/7/2010, 23:13
     
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    los ei eccome invece tesoro mio
     
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  7. Jarhead.92
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    Grazie amore.
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    wow anche a me ha messo i brividi io che poi so cosi sensibile su questo tipo di argomento mi é piaciuta tantissimo bravo complimenti sei veramente bravo :puccio:
     
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    infatti glielho detto dal primo momento che l'ho conosiuto che è meravigliosamente bravo.
     
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    wow cosi bella che me la sono riletta
     
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