Jack lo Squartatore

La storia e il mistero.

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  1. Jarhead.92
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    JACK LO SQUARTATORE



    Jack lo squartatore (in inglese Jack The Ripper) (dopo il novembre del 1888) è lo pseudonimo dato ad un serial killer che ha agito a Londra, nel quartiere degradato di Whitechapel e nei distretti adiacenti, nell'autunno del 1888. Il nome è tratto da una lettera, pubblicata al tempo delle uccisioni, destinata alla Central News Agency e scritta da qualcuno che dichiarava di essere l'assassino.

    LE CINQUE E SVENTURATE VITTIME DI JACK:

    Mary Ann Nichols, prostituta di 43 anni, fu la prima vittima accertata. Il suo corpo viene ritrovato il 31 agosto 1888, alle 3:45 del mattino, in Buck's Row, di fronte ad uno dei tanti mattatoi del quartiere. La vittima presentava la gola tagliata fin quasi alla decapitazione (il taglio intaccava le vertebre del collo) e tagli sul ventre dai quali fuoriusciva l'intestino. Gli organi genitali presentavano gravissime ferite da taglio, probabilmente inferte di punta. L'autopsia, studiando il taglio alla gola, rivelò che l'assassino era mancino, fatto che poi verrà smentito da tutti i criminologi che hanno studiato il caso. I giornali dell'epoca, che riportavano ogni giorno articoli relativi a donne accoltellate, bruciate vive, sfregiate e mutilate, diedero enorme rilievo ai casi attribuiti a Jack lo squartatore, definendoli "anomali" rispetto ai tanti altri delitti che costellarono l'"Autunno di terrore".

    Annie Chapman, 46 anni, prostituta, è la seconda vittima ufficiale di Jack lo squartatore. Fu ritrovata uccisa l'8 settembre 1888 da un fattorino, nel cortile al numero 29 di Hanbury Street, a Whitechapel. Il suo corpo giaceva steso tra la porta e la palizzata, in uno spazio di circa ottanta centimetri. La gola era squarciata e la testa era quasi del tutto recisa dal busto. Il ventre era aperto; gli intestini erano appoggiati sulla spalla destra della vittima, mentre la vagina, l'utero e due terzi della vescica erano stati asportati. Ai piedi della vittima erano stati rinvenute alcune monete e un pezzo di una lettera insanguinata riportante la data del 20 agosto. Questo caso presenta anche un testimone, un inquilino della casa a fianco, oltre la palizzata, che afferma di aver sentito un grido di donna: "No!", ma che non aveva avuto il coraggio di sporgere la testa e guardare. Il giorno dopo, una bambina riferisce alla polizia di aver visto, in un cortile poco distante dal luogo del delitto, una striscia di sangue; gli investigatori affermano che probabilmente era la traccia lasciata dal killer, poiché era solito portare con sé un macabro trofeo asportato alla vittima e che con molta probabilità quel sangue era quello che colava dagli organi portati via dall'assassino. L'indizio della striscia di sangue non verrà studiato e approfondito, neanche successivamente. A seguito di questo omicidio si giunge al primo arresto effettuato dalla polizia. John Pizer, un ebreo proprietario di una bottega per la lavorazione del cuoio nel quartiere, viene accusato dell'omicidio grazie ad un grembiule di cuoio trovato nei pressi del luogo del delitto. Il giorno dopo però si scoprirà che "Leather Apron" (letteralmente "grembiule di cuoio"), come verrà chiamato l'accusato fino al momento del suo riconoscimento, non c'entra nulla col delitto: il grembiule apparteneva ad un inquilino del palazzo in cui è stato consumato l'omicidio, che era stato lavato e appeso ad asciugare. Pizer, tuttavia, viene trattenuto in cella ancora per un altro giorno a causa della folla inferocita che voleva linciarlo. Fino a quel momento quindi l'assassino era ancora sconosciuto e la polizia non aveva neanche il sospetto di chi potesse essere. Si supponeva solo che fosse un pazzo fanatico o un maniaco sessuale con alcune conoscenze di anatomia. L'unico indizio che sembrava accomunare gli uomini che alcuni testimoni hanno visto insieme alle vittime era una valigetta nera e un cappello "alla Sherlock Holmes". Da questo delitto fino al successivo passarono ventidue giorni.

    Elizabeth Stride viene trovata in Berner Street, presso il cortile di un circolo di ebrei e tedeschi, da un cocchiere. La vittima presenta solo un profondo taglio alla gola, dalla quale, afferma il cocchiere, usciva ancora del sangue. Ciò porta alla conclusione che il sopraggiungere del cocchiere abbia potuto disturbare il lavoro dello Squartatore, che quindi non ha avuto modo di infierire sulla donna come era solito fare. Ciò è confermato dal ritrovamento della seconda vittima, Catherine Eddowes, in Mitre Square; la donna era stata sottoposta ad un vero e proprio martirio, cosa che spiegherebbe il "cambio di programma" dell'assassino che, non riuscendo ad infierire sulla Stride, ha cercato un'altra prostituta su cui accanirsi.

    Catherine Eddowes giaceva a Mitre Square, in un lago di sangue, in posizione supina, come tutte le altre vittime. La faccia era sfregiata: naso e lobo dell'orecchio sinistro erano tagliati, così come la palpebra dell'occhio destro, solcata da profondi tagli. Il volto era sfigurato con un taglio a "V" sulla parte destra e con numerosi tagli sulle labbra, tanto profondi da mostrare le gengive. Il corpo era sventrato da un enorme e unico taglio che dall'inguine arrivava fino alla gola; lo stomaco e gli intestini erano stati estratti e appoggiati sulla spalla destra della donna, il fegato appariva tagliuzzato, il rene sinistro e gli organi genitali erano stati portati via. Per finire, la vittima era stata come di consueto sgozzata fino alla quasi completa decapitazione.

    Mary Jane Kelly è l'ultima vittima canonica attribuita a Jack lo squartatore. L'omicidio di Mary Kelly è considerato il più orribile di tutti quelli attribuiti al serial killer. Il suo corpo viene scoperto l'8 novembre 1888, poco dopo le 10:45. Il corpo, o meglio ciò che ne rimaneva, giaceva sul letto della camera dove la donna viveva, al numero 13 di Miller's Court, vicino a Spitalfields. La gola era squarciata, il viso severamente mutilato e irriconoscibile, il petto e l'addome aperti, molti organi interni erano stati rimossi, il fegato giaceva tra le gambe e l'intestino arrotolato presso le mani, era inoltre stata asportata la carne che ricopriva gli arti. Il cuore non venne trovato e si crede possa essere stato bruciato nel camino o persino cotto e mangiato. I vicini dissero di aver sentito una donna singhiozzare "Murder!" ("Assassinio!") intorno alle 4 del mattino e a quest'ora viene fatta risalire la morte.

    LE LETTERE DI JACK:

    Le cosiddette lettere di Jack lo squartatore sono tre presunti messaggi del famoso serial killer noto come "Jack lo squartatore", autore di delitti efferati nella Londra della fine del 1888. Egli stesso si firmò in questo modo nella prima delle lettere in questione.

    La lettera al direttore

    La cosiddetta "Dear Boss" Letter è un messaggio datato 25 settembre 1888, imbucato il 28 settembre e ricevuto quello stesso giorno dalla Central News Agency di Londra, e da questa inoltrato il 29 settembre a Scotland Yard.

    Il messaggio, così come le altre lettere attribuite a Jack, contiene errori di ortografia e punteggiatura. Il testo è il seguente:
    25 Set. 1888.
    Caro Direttore,
    sento spesso dire che la polizia mi ha catturato, ma non mi fermeranno ancora. Ho riso assai quando si mostrano così abili e dicono di essere sulla pista giusta. Quella barzelletta sul Grembiule di Cuoio mi ha veramente divertito. Mi sono fissato con le prostitute e non smetterò di squartarle finché non sarò preso. L'ultima volta è stato proprio un magnifico lavoro. Non ho dato alla signora neanche il tempo di strillare. Come possono prendermi ora. Amo il mio lavoro e voglio ricominciare di nuovo. Presto sentirete ancora parlare di me e dei miei divertenti giochetti. Ho conservato un po' della sostanza rossa dall'ultimo lavoro in una bottiglia di birra per scrivere, ma è diventata dura come colla e non posso usarla. L'inchiostro rosso va bene lo stesso spero ah. ah. Al prossimo lavoro strapperò le orecchie della signora e le manderò alla polizia, giusto per scherzo, già. Non diffondete questa lettera finché non avrò fatto un altro po' di lavoro, poi pubblicatela. Il mio coltello è così bello e affilato che mi viene voglia di rimettermi al lavoro subito se ne ho la possibilità. Buona fortuna.
    Sinceramente vostro
    Jack lo Squartatore
    Non vi dispiacerà che mi dia un nome d'arte
    P.S. Non sono stato abbastanza bravo da spedire questa prima di sporcarmi tutte le mani di inchiostro rosso, maledizione. Non sono fortunato. Adesso dicono che sono un dottore. ah. ah.


    La cartolina da "Saucy Jack"
    Imbucato e ricevuto il 1º ottobre, il messaggio diceva:
    « Non stavo scherzando caro vecchio Direttore quando vi ho dato il suggerimento, sentirete parlare del lavoro del dispettoso Jacky domani doppio evento questa volta numero uno ha strillato un po' non ho potuto finire per bene. Non ho avuto il tempo di strappare le orecchie per la polizia grazie per non aver pubblicato l'ultima lettera finché non fossi tornato al lavoro. -Jack lo Squartatore »

    La lettera "dall'inferno "From Hell"
    La più nota e la più inquietante delle lettere firmate da Jack lo squartatore è la terza, che reca la famosa intestazione From Hell, "dall'inferno".

    Anch'essa, come le altre due, è generalmente considerata autentica. È da notare come l'autore abbia scelto qui di non firmarsi con lo pseudonimo che lo aveva reso celebre, differenziandola così dalla precedenti lettere al "Caro Direttore" o di "Jack il dispettoso", nonché dalle innumerevoli imitazioni. Inoltre, l'ortografia di quest'ultimo messaggio è molto peggiore dei precedenti; molti studiosi ritengono che questo sia stato fatto volontariamente dall'autore.[senza fonte] Un dettaglio, quello della parola inglese knife (coltello), che nella lettera è scritta knif, in particolare attira l'attenzione; si sostiene, infatti, che poiché la "k" in questa parola è muta, un uomo realmente di scarsa cultura, tendente a scrivere le parole così come sentiva pronunciarle, avrebbe più probabilmente creduto di dover scrivere nif. Questa sarebbe dunque la prova che l'autore era invece un uomo colto e che gli errori grossolani erano stati fatti deliberatamente.

    George Lusk, destinatario della letteraImbucata il 15 ottobre 1888, la lettera venne ricevuta da George Lusk, allora capo della Commissione di Vigilanza di Whitechapel, il giorno successivo.

    Un altro dei motivi per cui questa lettera occupa un posto a sé nella serie è che era accompagnata da una piccola scatola contenente la metà di ciò che i medici appurarono essere un rene umano, conservato nell'alcol. Uno dei reni di Catherine Eddowes era stato asportato dall'assassino. I medici dell'epoca non furono concordi nell'affermare che l'organo fosse quello della vittima; ci fu qualcuno che sostenne che poteva essere una burla operata da studenti di medicina che si erano impossessati di un rene per altre vie.

    Il testo della lettera è il seguente:
    « Dall'inferno.
    Mr Lusk,
    Signore
    vi mando metà del rene che ho preso da una donna l'ho conservato per voi l'altro pezzo l'ho fritto e l'ho mangiato era molto buono. Potrei mandarvi il coltello insanguinato con cui l'ho tolto se solo aspettate ancora un po'
    firmato
    Prendetemi se ci riuscite Signor Lusk »




     
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  3. Jarhead.92
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    Si infatti è la stessa reazione che ho avuto io.
    Ormai Jack lo Squartatore si è instaurato nei misteri che mai verrano risolti.
     
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    Secondo alcune recenti ipotesi ed esami sul DNA, risulterebbe plausibile affermare che Jack lo squartatore, in realtà, potesse essere una donna.....

    :bye:
     
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  5. Jarhead.92
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    Si l'ho sentita quella notizia.
    In effetti è più che plausibile, dato che a quel tempo già le infermiere donne studiavano la chirurgia quasi al pari dei medici.
     
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  6. Pink248
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    Io ho giocato a Sherock Holmes VS Jack lo squartatore...MI_TI_CO
     
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  7. Without_Loved
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    Io ho visto il film con Deep... storia affascinante!
     
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6 replies since 10/5/2011, 18:38   46 views
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