Concorsi & Lotterie-
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L’IRA DI NETTUNO
Questo é un piccolo gioco per tutti coloro che vogliono prendervi parte... DIVERTENDOSI IN COMPAGNIA!!! ^^
Ora descriverò le regole:
Il gioco ha una struttura a tappe, in ogni tappa bisogna risolvere un enigma per poter avanzare nella storia e ricevere così preziosi indizi, non ci sono limiti alla collaborazione, gli utenti si posso aiutare a piacimento, oppure partecipare singolarmente.
"Diario Di Bordo" : la sezione dedicata all’esposizione e scambio d’idee, commenti, chiarimenti ed aiuti tra utenti, riguardanti il gioco in questione. Sulla pagina attuale vi chiederei di postare solo le soluzioni ai vari quesiti…
Quando verrà data la risposta esatta all’enigma, il gioco proseguirà con un pezzo di storia aggiuntivo ed un nuovo indovinello. L’obbiettivo da raggiungere nel gioco è quello di trovare la soluzione per potersene andare da una prigione dimensione dove si è stati esiliati…..
Non esistono limiti di tempo….. si possono postare quotidianamente tutte le risposte che si desiderano…… nel caso in cui nella stessa giornata si riscontri la soluzione corretta per abbandonare la prigione dimensionale a capo di più partecipanti, verrà dichiarato vincitore/trice colui/lei che avrà risposto correttamente prima di tutti!!! Osservando la data e l’orario del post di risposta……
Ecco un regalo per tutti i partecipanti!! (se benaccetti....)http://oi45.tinypic.com/2uihtax.jpg http://oi45.tinypic.com/23ie2o4.jpg 
Per l’eroico/a vincitore/trice verrà forgiato un regalo!!!! A sorpresa ovviamente!!!....Tutto cominciò da qui:
Sei fermo/a, completamente immobile, ogni tuo muscolo è rilassato, la mente è sgombra da pensieri e preoccupazioni, il tuo respiro è calmo e pacato, ti senti del tutto a tuo agio, in totale pace e serenità con te stesso/a, cullato/a da questa sensazione di completo benessere…. una vocina esile e soave si rivolge a te sussurrandoti qualcosa, ma non riesci a capire cosa…. poco dopo la vocina si ripete con un tono più energico, ma nonostante ciò non riesci a comprendere il senso di quel bisbiglio, instancabilmente la vocina si ripete diventando via via sempre più chiara….. “Signore/ina, signore/ina, la prego si svegli, si svegli….. la campana del municipio ha già fatto dodici rintocchi!! Si svegli, si svegli!!”; con uno sforzo tremendo riesci pian piano a sollevare le palpebre tremolanti e un’immagine sfocata diviene gradatamente nitida….. “Buongiorno signore/ina, anzi dovrei dire buon dì, dal momento che siamo giunti a metà della giornata…. È mezzogiorno ormai!! le consiglio di affrettarsi con i suoi acquisti in città prima che sopraggiunga l’imbrunire, altrimenti troverà tutti i negozi chiusi!!”…. Innanzi a te si trova una ragazza carina di sedici anni, dai capelli lungi e biondi, color platino e con gl’occhi di un verde smeraldo, dal carattere forte e deciso, ma allo stesso tempo dolce, sensibile e premuroso, indossa una veste da inserviente ed è la terzogenita di una famiglia perbene che è proprietaria della locanda su cui hai chiesto ristoro. Con un notevole sforzo ed un fare ancora sonnacchioso, ti sollevi dal letto di piuma d’oca e dopo esserti stiracchiato/a a dovere, ti rivolgi alla ragazza , “Grazie Mei, non mi sono proprio accorto/a di essermi addormentato/a così a lungo… ora vado in città a fare un po’ di compere, se ti serve qualcosa dimmi pure”, la ragazza fa cenno di no con il capo ed inizia a sistemare il letto e la stanza con in volto un gioioso sorriso. Un dolce rumore di campanellini ti accompagna durante l’uscita dalla locanda… incuriosito/a osservi che in cima alla porta vi è appeso un piccolo pesce di legno, innastrato in un fiocchetto color cremisi con appesi due piccoli sonagli. E’ una giornata soleggiata e tranquilla, il sole risplende in vetta al cielo, i gabbiani volano leggiadri mentre i gatti sonnecchiano in cima ai muretti, le onde del mare s’infrangono lungo il porto e una piacevole brezza trasporta ovunque l’inconfondibile odore salmastro di spuma marina, diversi gruppi di ragazzi e ragazze corrono spensierati avanti ed indietro per le vie ciottolate della città, appendendo addobbi ad ogni porta di case e negozi, in ogni finestra vi sono decorazioni floreali e striscioni colorati lungo le cancellate, la città intera è immersa nei preparativi per la festa più importante dell’anno. Mentre t’incammini per le strade strette ed anguste, non puoi fare a meno di notare con quanta gioia e parsimonia, la cittadinanza intera, si stia impegnando nell’abbellire questo piccolo paese, godendosi questo clima di partecipazione e festa generale. Sono già diversi giorni che sei approdato/a qui a Port-Town, un piccolo paese portuale ricco di storia e tradizioni, collocato su di una penisola dal carattere prevalentemente costiero; il posto ti ha colpito per la sua semplicità e bellezza e le persone si sono dimostrate subito cordiali e disponibili.
Lentamente ti avvicini sempre più al centro del paese, camminando giocosamente all’interno di un’ombra di una nuvola proiettata al suolo che avanza a passo d’uomo… un rumore di voci squillanti, trambusto e baccano si alzano nell’aria e per le strade inizia ad esserci un gran via e và di persone, c’è chi passeggia tranquillamente e chi cammina spedito con passo veloce, un enorme punto di raccolta dalla forma circolare, una piazza ghermita di persone che comprano e vendono, un gigantesco anello composto da negozi di ogni genere e sorta, dal fabbro al medico, dal falegname al sarto, dal negozio di generi alimentari con spezie provenienti da ogni parte del mondo al negozio di chincaglierie, al centro vi sono situate un gran numero di bancarelle di nomadi, affiancate da giocolieri, artisti di strada e mangiafuoco che si esibiscono nelle loro performance, un enorme formicaio pullulante, governato da monete d’oro ed argento scintillante…. sei infine arrivato/a nel cuore della cittadella, sei giunto/a nel quartiere commerciale!!. Acquisti viveri e tutto ciò che ti serve per riprendere il largo e ti accordi con il falegname per la riparazione della falla nello scafo a prua della tua imbarcazione ormeggiata al porto…. mentre ti sposti da un negozio ad un altro, una piccola bancarella d’origami coglie il tuo interesse, ti avvicini ad osservare tutte quelle opere d’arte realizzate con fogli di carta ripiegati, all’interno vi sono un ragazzo ed una ragazza che con maestria sono intenti a realizzare una barchetta di carta, il ragazzo vedendoti incuriosito/a esclama “Tieni, questo è per te!!” allungando il braccio per porgertela, “Sai, questo è un articolo molto richiesto oggi qui a Port-Town, da stamane ne abbiamo vendute a migliaia.. questa te la regalo!!”, dopo aver ringraziato con un sorriso, allunghi il braccio ed afferri la barchetta e mentre la osservi con attenzione, la ragazza si rivolge a te dicendoti “Domani sera, a mezzanotte, la cittadinanza intera si riverserà sulle spiagge e le consegneranno al mare, un regalo al Dio Nettuno!! noi vi prenderemo parte, come tanti altri del resto, se vuoi puoi unirti anche tu, che ne dici?”, di tutta risposta affermi “No, grazie, non prenderò parte a questa assurda cerimonia… Gli Dei sono crudeli e meschini e pensano solo al loro tornaconto!! Non serve a nulla pregare un Dio per ottenere privilegi o benevolenze!! Nella mia vita ho girovagato da una parte all’altra del Mondo e in ogni situazione me la sono sempre dovuta cavare con l’ausilio della mie forze, se avessi perso tempo a pregare chissà quale divinità per riceverne l’aiuto, a quest’ora sarei morto/a da tempo!! Gli Dei si dilettano a regalarci solo ingiustizie… se c’è qualcuno che ha il potere di migliorare il tutto, allora quelli siamo noi, non gli Dei!!”, detto ciò te ne vai tornando verso la locanda… il pomeriggio è trascorso così velocemente che neppure te ne sei reso/a conto. Il giorno seguente, il falegname ti avvisa che la tua imbarcazione è stata riparata e che ora è pronta per ripartire, dopo averlo ricompensato con monete d’oro, sistemi tutti i viveri nella piccola stiva e pensi che ormai sei pronto/a per riprendere il largo. Nella tarda serata stai ancora girovagando per il paese, ma ti accorgi che sembra disabitato, non c’è nessuno per la strada e le luci delle abitazioni sono tutte spente, rammenti che si sono tutti diretti alla spiaggia per porre gli omaggi al re dei mari… ti ricordi di aver riposto l’origami in una delle tasche e dopo averlo estratto, lo fissi a lungo e tra te e te pensi che nessun Dio merita suppliche, perciò torni alla locanda per trovarvi riposo.
L’albeggiare non tarda ad arrivare ed una volta sollevati in barca tutti gli ormeggi ed aver spiegato le vele, ti allontani dal porto e un poco alla volta il paese diventa nient’altro che un piccolo miraggio…. ora ti ritrovi in mare aperto e ti avventuri per l’ennesima volta in terre sconosciute.
Sei al timone, l’imbarcazione procede velocemente spinta da un vento costante che rigonfia le vele, cullata dal moto ondoso, tutto procede per il meglio….. improvvisamente il cielo si copre di nuvole nere, il mare diventa agitato ed inizia a piovere, a circa un quarto di miglio una figura si erge dalle acque, alta ed imponente ti guarda con aria minacciosa e puntandoti con il suo enorme tridente urla “Piccolo/a umano/a insolente!! Pensi davvero di farti beffa di noi Dei? Io, il grande Nettuno, per punirti della tua sfrontatezza, ti confino in una prigione solitaria da dove nessuno vi ha mai fatto ritorno!! Così capirai perché avresti dovuto pregare per la mia magnanimità!! Muhahahahah….”, detto ciò la strana figura scompare in un’enorme colonna d’acqua che s’infrange e si riversa in mare. Tutto intorno a te inizia a ricoprirsi di una folta nebbia, fino al punto che non riesci più a vedere nulla ed inizi a navigare senza cognizione. Quando la nebbia inizia a diramarsi, non riesci a credere a quello che vedi…. ti ritrovi a navigare all’interno di un arcipelago racchiuso da una misteriosa coltre fumosa, relitti di galeoni ed imbarcazioni varie galleggiano in balia della corrente, strani serpenti marini affiorano dagli abissi e scivolano velocemente al di sotto della tua barca per venire a cibarsi dei cadaveri riversi nelle acque, decidi di puntare dritto verso la coltre che fa da perimetro, ma una volta che ti ritrovi al suo interno una flebile voce ti si rivolge dicendo: “Una cosa dovrai dire…. se da questo luogo vuoi fuggire….”. Oltrepassata quella strana barriera ti ritrovi esattamente nello stesso punto da dove sei arrivato/a, non sembra esserci alcuna via di fuga ed il lugubre e minaccioso arcipelago sembra essere la fine di tutte le tue avventure!!.
“Dal momento che non è possibile uscire da questa prigione infernale, non mi resta altro che approdare in quelle strane isole per trovarvi degl’indizi…. C’è sicuramente un modo per andarsene da qui!! Devo solo trovarlo!!...”, dopo aver pensato ciò, ti dirigi verso l’isola più vicina…
Quando trovi un punto buono per l’attracco nella costa arida e scogliosa, getti l’ancora e scendi dalla barca ed inizi ad incamminarti in questa isola disabitata, in qua e in là piccoli geyser sprigionano colonne d’acqua bollente, mentre le solfatare saturano l’aria con i loro fumi carichi di gas ardenti. Al centro dell’isola giace un enorme vulcano attivo e in perenne eruzione, dalla cui bocca sgorgano senza sosta fiumi di lava, ovunque piovono lapilli e frammenti di roccia semifusa, il suolo è cosparso da una crosta scricchiolante di lava solidificata ricoperta da tizzoni ormai morenti, grigia cenere, cadente dal cielo, si posa frettolosamente al suolo come neve. Alla tua vista, il paesaggio intero, risulta deformato a causa delle alte temperature. Nonostante questo clima impervio continui la tua avanzata verso la cima del vulcano ed una volta giunto alla sommità, osservi che la bocca sembra un enorme lago colmo di lava ribollente, il fumo denso ed acre, risale fino ai punti più alti dell’atmosfera oscurando completamente il cielo al di sopra dell’isola. Il materiale lavico inizia lentamente a sollevarsi, come spinto da una grossa bolla d’aria, affiorano due enormi ali, altra lava si solleva facendo comparire il resto del corpo… Innanzi a te si trova la grande fenice!!
“Ma guarda, un avventuriero/a, è da molto tempo che non se ne vedeva uno/a ancora vivo/a, ti do il benvenuto nell’isola Fumosa…. Io sono la guardiana dell’isola….. se sei qui vuol dire che hai attirato su di te la collera di Nettuno..”, con solerzia ribatti “A dire il vero è Nettuno che ha attirato su di sé la mia ira!!”, la guardiana, colpita dalla tua risposta, si avvicina a te con il suo grandissimo capo, “Sei davvero audace piccolo umano/a, di solito sono tutti in preda al panico, urlano e gridano succubi del terrore, persi in questo diabolico arcipelago… dovrai rispondere correttamente al mio indovinello se vuoi ricevere un piccolo, ma prezioso aiuto… sei pronto/a?”, con uno sguardo privo di emozioni, la grande fenice, pronuncia il suo quesito.Esiste solo
prima di nascere
e nascendo muore:
che cos’è?
. -
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il domani
quando "nasce" diventa oggi e quindi automativamente muore.... -
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un desiderio che si avvera . -
.il domani
quando "nasce" diventa oggi e quindi automativamente muore...
“Complimenti, hai saputo dominare la tua mente e mi hai dato la risposta esatta!! Ascolta con attenzione… questo è l’indizio che ti sei guadagnato/a: La prima è la più importante... “.. -
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Ora ti trovi sulla tua imbarcazione, sei seduto/a sul ponte della nave con la schiena appoggiata all’albero maestro e tra te e te pensi “Bene, la prima prova si è conclusa a mio favore…. ora devo continuare ad avanzare”, sentendoti pronto/a per la prossima sfida, decidi di dirigerti verso l’isola successiva. Quando vi approdi, rimani impressionato/a da ciò che vedi, il suolo costiero, come del resto tutto il terreno dell’isola, sprigiona un bagliore color giallo brillante, somigliante ad una polvere dorata, l’isola intera sembra risplendere di luce propria, un posto al confine tra materia e pura energia. Ovunque compaiono per poi scomparire altrettanto rapidamente magici scintillii, fugaci scie sfavillanti si muovono sinuose tracciando spettacolari linee ondulate, curve e spiraleggianti, colorate e fluenti. Piccole luci fluttuanti vagano senza meta alcuna in mezzo a quel fulgore…. Quando inizi ad addentranti nell’isola tutte quelle piccole sferettine lucenti iniziano ad allinearsi in maniera precisa ed ordinata in due file creando così un percorso. Giunto/a al centro dell’isola ti rendi conto che qui esiste solo energia incontaminata, luce chiara dovunque, una figura scintillante dai contorni umanoidi si materializza al tuo cospetto e si rivolge a te tramite una comunicazione telepatica!!
“Io sono Lux, il guardiano dell’isola Illuminata…. ho scrutato i tuoi pensieri e so dunque perché sei qui…. esattamente come nella prima sfida che hai affrontato, anche qui dovrai rispondere ad un indovinello per ricevere in compenso un piccolo indizio…”, immobile attendi che la strana figura si pronunci.
Se vi dico chi sono,
non sono più chi sono!
Anche se d’oro,
voi non mi vedete,
chi son vi chiedete?. -
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Il silenzio . -
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“Notevole!! Hai indovinato….. ecco dunque il mio piccolo aiuto per te, ascoltalo bene: …… raccogli ciò che ti serve e non badare alle altre... “.
Pronunciate queste parole, il guardiano sparisce nuovamente tra l’abbagliante luce che avvolge l’intera isola, inizi a ripercorrere il sentiero in direzione della spiaggia e lentamente le piccole luci fluttuanti alle tue spalle, rompono le file ed iniziano a volteggiarti intorno gioiosamente, come se volessero complimentarsi del tuo successo.. -
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Ora stai nuovamente navigando per le acque tetre e putride dell’arcipelago maledetto, davanti a te si trova la terza isola.
La costa sabbiosa assomiglia ad un vastissimo cimitero… relitti d’imbarcazioni di media e piccola taglia giacciono arenate da tempo immemorabile, lungo i loro fianchi sono presenti evidenti buchi e falle, alcune parti sono state rimosse per essere utilizzate come legna da ardere, la maggior parte di esse sono state preda di sciacallaggio di tutto ciò che di prezioso avevano a bordo, sulla spiaggia vi sono ancora i resti di piccoli bracieri e falò, di accampamenti e di numerosi segni di combattimento e colpi di cannone che hanno creato al suolo enormi crateri, la lotta disperata per la sopravvivenza ha modellato la funebre costa, un’aura irreale e tetra viene emanata da questo territorio dimenticato di esiliati, di condannati a morte!!..... L’isola intera è stretta nella morsa di una cupa e fredda nebbia che diviene via via sempre più fitta e gelida mentre avanzi verso il suo interno. Il suolo è formato per lo più da ghiaia grossa e ciottoli scricchiolanti, il lugubre paesaggio è ricco di natura morta e da alberi rinsecchiti a causa della quasi totale assenza di luce. In qua e in là giacciono scheletri ammuffiti di pirati e manigoldi ricoperti di bende e stracci maleodoranti, alcuni di essi brandiscono ancora spade e rudimentali pistole e fucili a moschetto, altri ancora vestono con le uniformi della marina militare, i rimanenti appartengono ad avventurieri in cerca di tesori e ricchezze. Intanto che avanzi tra la fitta nebbia, quasi ad intervalli regolari, appaiono come proiezioni riflesse in uno specchio, tanti flashback che mostrano le sventure di tutti coloro che hanno percorso il medesimo sentiero. Arresti il tuo cammino davanti ad un cumulo di terra, situato più o meno al centro dell’isola, sulla quale giace, conficcata in cima, una grossa spada suntuosa a due mani….. tra le nebbie appare una figura semitrasparente, un fantasma, è un uomo alto e moro, con un fisico statuario, avente le vesti ricoperte da una leggera corazza e guardandoti negl’occhi proferisce queste parole
“Sei tu dunque il/la giovane avventuriero/a temerario/a che si è distinto/a finora nella sfida afflittagli da Nettuno….. anch’io in passato sono stato un avventuriero proprio come sei tu ora, ho sempre combattuto duramente per portare un po’ di pace e di speranza….tuttavia ho subito il tuo stesso destino per colpa del re dei mari e delle sue angherie…. esseri spregevoli!!..... sono lieto di averti incontrato/a e spero che ora che le nostre strade si sono incrociate, la tua ti porti ad una conclusione migliore della mia…. quando è sopraggiunta la mia fine in questo luogo, Nettuno mi ha confinato in quest’isola dannata, facendomi diventare così il guardiano dell’isola Nebbiosa…. Spero vivamente di poterti aiutare con un piccolo indizio, non appena avrai superato la prova del mio enigma!!”, un senso di pace e tranquillità riecheggia nel tuo animo e con decisione rispondi “In tuo onore risponderò correttamente ed ascolterò il tuo consiglio…. mostrerò agli Dei il vero valore dell’essere umano!!”.
Cos’è che appartiene al mondo ma
che non è nell’aria,
né sulla terra,
né nell’acqua,
né nel fuoco
e non si trova
né nel passato,
né nel presente,
né nel futuro?. -
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L'Anima . -
max villa .
User deleted
mi sa che gatto ha indovinato . -
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no, la risposta non é quella corretta...... -
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la m . -
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“Non potevo aspettarmi di meglio… complimenti hai indovinato!! Ecco dunque il mio piccolo aiuto, ascolta: …… Se vuoi andartene di qua, di quello che otterrai…... “; “questo è tutto ciò che posso dirti, il resto dipenderà da te….”, dopo aver proferito queste parole, l’avventuriero fantasma inizia a dissolversi sottoforma di nebbia e prima di scomparire del tutto si rivolge a te per l’ultima volta “Confido nel tuo successo….. buona fortuna!!”, nel tuo viso si fa largo un fievole sorriso ed a voce alta esclami “Fidati amico mio, ce la farò, vedrai!!..”.
La tua imbarcazione ondeggia tra le onde e prosegue la sua corsa, spinta dalla corrente, verso la quarta isola….
Una continua pioggia scrosciante si abbatte dal cielo, tuoni e lampi diffondono nell’ambiente intensi bagliori e tremendi boati, ovunque fulmini e saette si scagliano al suolo con tutta la loro violenza, frantumando rocce e solcando il suolo desertico e brullo, alti cirrostrati e cumulonembi carichi di pioggia e di corrente elettrostatica, si incrociano, si urtano e si mescolano l’un l’altro creando così continue e spaventose tempeste, il suolo roccioso è pervaso da torrenti d’acqua piovana che diventano vere e proprie trappole mortali ogni qualvolta un fulmine si scarica su di esse, enormi cascate ricoprono il paesaggio, discendendo dagli altopiani irti ed impervi, sagomati da frequenti frane. Forme di vita vegetali ed animali sono del tutto assenti, mentre altissime strutture metalliche dalla cima acuminata s’innalzano lungo il territorio, le cime divengono rosse e roventi quando attirano su di sé, scaricando verso il suolo, la violenza delle numerosissime scariche elettriche che discendono dalle nubi….. Un enorme ciclope monocolo, tiene appoggiata la propria mano su di una di queste strutture, come se volesse rigenerarsi e nutrirsi di tutta quell’elettricità.
Dopo averlo fissato a lungo, decidi che è giunto il tempo di andare a fargli visita… “Guarda, guarda, un/a piccolo/a umano/a…. dunque sei tu quel microbo che si sta facendo strada in questo arcipelago stregato….. io sono il custode nonché guardiano di quest’isola…. l’isola Elettrica… rispondi a questo mio quesito e ti compenserò con un piccolo aiuto…. eccolo, ascolta con attenzione…”.
Qual è quella cosa
che più si vede
e meno si vede,
ma, quando si vede bene,
non si vede affatto?. -
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nebbia . -
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quasi.... pensa quando é fitta fitta fitta!!! .
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