-
|
| .
|
|
|
| |
*Mentre l'agente che non conosco fa cenno di volermi portare verso l'ambulanza per scaldarmi, l'agente Stone mi si avvicina e mi trascina via. Mi chiede se sto bene e poi, senza aspettare risposte, se ho visto qualcosa.*
"No, come dicevo anche al tuo collega non ho visto nulla."
*Poi, sospirando, cedo alla tentazione e gli rivelo le cose esattamente come stanno.*
"Senti, ho avuto una strana sensazione che mi ha condotta qui, sotto questa pioggia torrenziale. Al mio arrivo, c'era già quel tizio morto per terra e..."
*Mi fermo un attimo al pensiero di quel pugnale e un brivido - che poteva tranquillamente essere frainteso come brivido di freddo - mi scese lungo la schiena. Lui mi esorta a continuare, ben sapendo che sto tenendo qualcosa per me.*
"Non chiedermi altro, ti prego. Sai che non posso...Posso solo dirti che so a chi appartiene il pugnale."
*Mi guarda per qualche secondo, poi mi chiede se dietro all'omicidio c'è chi pensa. Io annuisco brevemente e lui sospira impotente. Come sempre, sa che in questo tipo di caso c'è poco che lui possa fare e alla fine verrà archiviato come caso irrisolto. Intanto mi accorgo che il suo collega ci sta guardando.*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*dopo un po' torna Coolin vicino a me e mi dice che lei la conosce bene e che è un caso che si trovi da queste parti, io cerco comunque di capire ma mi svia in ogni modo , cosa che pero' non fa altro che accrescere in me la voglia di capire chi è questa ragazza*
*mentre il coroner porta via il cadavere e Coolin gli fa da scorta; io mi avvicino nuovamente alla donna*
"Coolin mi ha detto che siete amici, piacere, io sono Josh"
*la scruto da capo a piedi*
"Hai bisogno di un passaggio a casa? "
*prendo delle carte dal giubotto*
"avrei anche bisogno dei tuoi dati per il verbale..coolin dice che passerà a prenderti domattina per passare in centrale"
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Colin si avvicina al collega per confermare la mia versione, mentre io resto lì ad inzupparmi ancora di più. Vedo il cadavere che viene issato su una barella e portato via dal medico legale per essere trasportato in obitorio e Colin, passandomi accanto, mi dice che domattina verrà a prendermi per portarmi in centrale e firmare il verbale. Poi il suo collega mi si avvicina e si presenta.*
"Kat."
*Rispondo soltanto, alla fine sul verbale comparirà il mio nome completo ma adesso non mi va di dare le mie generalità. Poi l'agente mi offre un passaggio a casa ma declino, visto che a piedi ci metto solo dieci minuti a tornare nel mio appartamento. Poi mi chiede i dati anagrafici per il verbale e mi ricorda che Colin passerà domattina a prendermi. Sospiro.*
"Mi chiamo Catherine Stevenson, ho 25 anni e sono nata a Toronto, in Canada. Che altro vuole sapere agente?"
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*il suo tono mi spiazza*
"Insisto per accompagnarla, c'è appena stato un omicidio e mi sento in dovere di lasciarla al sicuro"
*le porgo la mano e pur vedendo dal suo sguardo che accetta a malincuore mi segue verso la macchina*
*entriamo e per rompere quel silenzio assordante inizio io a chiedere qualcosa*
"Sai Coolin ed io siamo ormai amici da anni, ma non mi ha mai parlato di te..da quanto vi conoscete?"
*non so perché , normalmente questi non sono affari miei, ma lei ha qualcosa che ..non so descrivere...ho una sensazione strana e voglio capire*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Non riuscendo a sganciarmi dall'agente, mi vedo costretta a salire sull'auto e a farmi accompagnare a casa. Se sapesse che questo purtroppo non è il primo omicidio a cui assisto... Poi lui mi chiede da quanto conosco Colin Stone.*
"In realtà lo conosco da qualche anno, da quando mi sono trasferita qui a Phoenix. E' accaduto per caso, io avevo subito un furto e lui si è occupato del mio caso."
*Il pensiero di quel primo incontro mi fa sorridere. In realtà anche allora fui trovata su una scena del crimine, ma la vittima fu abbastanza fortunata da uscire illesa dall'agguato in cui si era trovato. Colin fu abbastanza sicuro che io non fossi una semplice spettatrice, ma non insistette per sapere la verità.*
"Voi invece come vi siete conosciuti?"
*Non sono molto curiosa a dire la verità, ma se lascio che cada di nuovo il silenzio tra noi potrei trovarmi a ripensare a quel pugnale...e non ho alcuna voglia di farlo.*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
"quando mi sono trasferito qui, 5 anni fa, ci siamo subito trovati in sintonia e da allora lavoriamo in coppia"
*A dire il vero forse Coolin è l'unico che mi conosce bene, non ho molti amici, dedico la maggior parte del tempo al mio lavoro, mi sono trasferito qui per allontanarmi dai miei pensieri e per scoprire chi ha ucciso la mia famiglia quella notte in un modo talmente disumano che nessuno ha mai capito che traccia seguire*
*fortunatamente la strada è abbastanza breve ed in pochi minuti eccoci davanti al suo portone*
*le saluto con un cenno del capo ed aspetto che si chiuda il portone alle spalle prima di ripartire*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Mentre l'agente, Josh, mi racconta del suo rapporto con Colin, noto qualcosa di strano nel suo sguardo. Come se un demone interiore lo tormentasse. Poi purtroppo arriviamo sotto casa mia, così lo ringrazio del passaggio e entro nel portone. Salgo su e di nuovo mi spoglio di quegli abiti zuppi e li butto in lavatrice. Con l'accappatoio addosso, mi faccio un tè bollente e mi sdraio sul divano a guardare un po' di tv fino a quando non crollo addormentata.*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Dopo averla lasciata a casa torno in centrare per firmare delle carte e Coolin mi assale per sapere come mai avessi tardato a tornare*
"Tranquillo ho lasciato kat a casa"
* mi guarda stupito e mi chiede cosa ci siamo detti*
*non capisco il suo strano comportamento*
"Ehi, rilassati, non ci siamo detti nulla, da come ti agiti sembrerebbe che ti interessa, giuro che è tutta tua"
*sbuffo a ridere mentre lui impreca contro di me come al solito, poi decidiamo di andare a prendere una birra prima di tornare a casa*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Mi sveglio urlando nel cuore della notte. Respirando affannosamente, mi accorgo che sono sul divano e che la TV è ancora accesa. Col cuore che mi batte a mille, spengo la tv e mi trascino in camera, dove mi butto sul letto e resto sdraiata sulla schiena a guardare il soffitto mentre dalla finestra entra un raggio di luce lunare ad illuminare debolmente il soffitto e parte della stanza. Era solo un incubo, sta calma. E poi quelle immagini mi tornano in mente come se le stessi vivendo adesso. Un uomo strano, chino sui corpi senza vita di mamma e papà. Un pugnale nel cuore di mia madre e una chiazza di sangue rosso vivo sugli abiti di entrambi. Io immobile, sulla porta del soggiorno, spaventata e incredula. E quell'essere che mi si avvicina lentamente, con un ghigno soddisfatto sul viso e due occhi rossi luminosi. E quella strana forza invisibile che all'improvviso lo sbatte contro il muro della parete opposta, senza sapere da dove sia venuta. Scuoto la testa mentre una lacrima scivola lungo la mia guancia destra. Mi volto su un fianco, sospirando, e cerco di riaddormentarmi mentre la sveglia sul comodino segna le 2.00.*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*dopo due birre Coolin mi lascia a casa, gli dico di passarmi a prendere al mattino seguente e di non dimenticarsene come spesso accade ultimamente*
*mi richiudo il portone alle spalle e mentre mi spoglio ripenso stranamente a quella ragazza...è come se...*
*scuoto la testa*
*ha un non so che di familiare, come se l'avessi già vista da qualche parte*
*non riuscendola a collegare a niente mi infilo sotto la doccia e dopo una buona mezzora ne esco quasi fradicio e mi infilo subito nel letto*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Alle 6.00, avendo dormito poco e male dopo l'incubo sulla morte dei miei genitori, mi alzo e mi faccio una doccia bollente per togliermi di dosso la stanchezza e l'inquietudine. Mentre mi vesto, mi torna alla mente che tra poco verrà Colin a prendermi per portarmi in centrale. Sbuffo, pensando che sarà una pessima giornata e che soprattutto mi costringe a tener chiuso il negozio, la mia unica fonte di guadagno - anche se ovviamente in banca ho sempre i soldi ereditati dai miei. Controvoglia, indosso un jeans chiaro e una camicetta bianca che mi sta piuttosto attillata addosso, ma è l'unica cosa pulita che ho nell'armadio al momento. Poi indosso un paio di scarpe da tennis per evitare di bagnarmi i piedi e raccolgo i capelli in una coda. Faccio colazione e aspetto che Colin venga a prendermi per andare a firmare il verbale.*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Coolin arriva prima del previsto per lasciarmi in ufficio ma io insisto per andare con lui dalla signorina Stevenson*
*in auto non fiatiamo e quando lui sale a chiamarla perde piu' di 10 minuti, entro i quali penso a mille motivi per i quali lui vole tenermi lontano da questa ragazza*
*sa che non ho intenzioni di avere nessun tipo di rapporto con nessuno , se non strettamente professionale, ed allora perchè è da ieri che si comporta cosi stranamente???*
*poco dopo entrano in macchina e si scambiano una fugace occhiata poi senza dire una parola partiamo verso la caserma*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Quando Colin suona al citofono, clicco il pulsante per aprire il portone, prendo la borsa e faccio per scendere ma il suono del campanello della mia porta mi sorprende. Apro la porta e Colin mi spunta davanti al naso. Lo faccio entrare e senza giri di parole mi dice che il suo collega ci aspetta in auto. Roteò gli occhi. Sapevo che questa giornata sarebbe stata orribile. Poi Colin mi chiede di cosa abbiamo parlato ieri sera in auto e gli dico che lui voleva sapere come ci eravamo conosciuti.*
"Gli ho detto che avevo subito un furto e che tu ti sei occupato del caso. Non ho raccontato la verità."
*Mi dice che secondo lui sospetta che ci sia qualcosa di non detto in questo caso e la cosa lo agita parecchio. Quando finalmente pare rilassarsi, mi fa cenno di seguirlo di sotto. Mi fa entrare in auto e poi parte.*
"Buongiorno."
*Saluto Josh sperando che la mia finta disinvoltura possa nascondere la mia inquietudine. Non riesco ancora a togliermi di dosso quell'orribile incubo che ancora, dopo sette anni mi perseguita ancora.*
Edited by Nike8437 - 2/10/2013, 23:19
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Vorrei poter rompere questo silenzio assordante ma sembra che entrambi siano strani*
*ma voglio sapere!*
"Allora Signorina Stevenson, come sta?, mi sembra pensierosa...!"
*poi guardo Coolin che mi fa cenno di smetterla*
*tutto questo alone di mistero non lo riesco proprio a capire*
*continuiamo a camminare in silenzio*
*proprio quando stiamo per girare l'ultima traversa verso la caserma,un bagliore, come una scia di fuoco mi sbarra la strada scaraventandosi furiosamente nell'auto di fronte che immediatamente prende a fuoco*
*inchiodo l'auto sbigottito ed usciamo subito a vedere di che si tratta*
*l'auto è in fiamme fortunatamente senza nessun passeggero dentro ma non c'è traccia di nulla, ne oggetti ne sfere ..io non riesco a capire*
"avete..avete visto anche voi vero?"
*mentre Coolin chiama i vigili del fuoco mi accorgo che a terrà, c'è come una strana scia verde che sta scomparendo...la stessa scia che c'era il giorno in cui i miei genitori sono stati assassinati*
*raggelo*
*cosa mai potrebbe essere questa cosa?*
*mentre cerco di capirlo scompare ed io resto immobile a fissaare nel vuoto*
|
|
|
| .
|
-
|
| .
|
|
|
| |
*Mentre l'auto continua ad andare mi accorgo a malapena di quel che fanno i miei due compagni di viaggio. All'improvviso, mentre giriamo l'angolo, vedo lo stesso uomo del mio incubo scagliare una scia di fiamme contro un'auto parcheggiata di fronte alla centrale di polizia. Josh inchioda e sbatto la testa contro il poggiatesta del suo sedile. Poi usciamo tutti e tre dall'auto per vedere cosa sta succedendo, ma l'uomo è già sparito. Tremante i rabbia e frustrazione per non averlo fermato nemmeno stavolta, resto in silenzio dietro ai due agenti. Colin subito chiama i vigili del fuoco per fermare l'incendio dell'auto. Noto che Josh ha lo sguardo perso nel vuoto e lo studio per qualche minuto mentre cerco di capire se abbia visto qualcosa di strano. Sicuramente Colin troverà una spiegazione razionale per quanto è accaduto. Quando mette giù, torna da noi e mi fa un cenno di intesa. Lui ha visto tutto. Spero che Josh non si sia accorto dell'uomo che lancia fuoco dalle mani o siamo rovinati.*
|
|
|
| .
|
1819 replies since 2/10/2013, 10:56 4879 views
.
Intrattenimento & Co
.
.
Contacts
Web