kika & Friends

Posts written by Nike8437

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    Aggiornate le regole per adattarsi alle nuove espansioni.
    - Aggiunte alcune nuove Leggi di Successione per quanto riguarda la Legge dell'Erede
    - Aggiunte alcune regole di gioco relativa alle ultime espansioni e agli Stuff Pack
    - Modificati e aggiunti alcuni punteggi
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    Oltre alla Legacy Challenge che trovate al primo post di questa discussione, Pinstar ha creato una versione Lite (ossia, senza punteggi). Per chi volesse usarla, riporto di seguito le regole.


    La Legacy Challenge Lite è la stessa Legacy Challenge che conoscete ma senza le regole intricate e i punteggi spesso stressanti e confusi.
    Se siete persone a cui piace l'idea della Legacy Challenge, ma siete sempre stati troppo intimoriti dal provarla e avete navigato attraverso le pagine di regole e punteggi, allora questa nuova versione Lite sarà perfetta per voi. Alcune parti della Legacy Challenge restano le stesse mentre altre sono state alterate o completamente rimosse per darvi una sfida meno complicata ma sempre divertente.
    Non ci saranno punteggi in questa sfida. Cercherete semplicemente di arrivare a 10 generazioni senza trucchi per vedere quanto lontano potete arrivare con una famiglia.
    Per iniziare
    Create il vostro sim in Crea un Sim. Potete scegliere qualsiasi aspirazione/tratto preferite.
    Una volta creato il sim trasferirlo in un lotto 50x50 o 64x64.
    Una volta trasferito il sim sul lotto dovete usare il trucco dei soldi per portare i fondi di famiglia a §1800 (per una partenza regolare) o a §0 per una Partenza Estrema. Se avete Stagioni e volete aggiungere una sfida extra per la Partenza Estrema, allora iniziate la partita in Inverno.
    Regole di Successione
    Le regole di successione rimangono le stesse della Legacy Challenge Originale. Scegliete semplicemente le vostre regole dal post precedente.
    Regole di gioco
    - Niente trucchi/hack/mod che vi diano un vantaggio sugli altri giocatori (esempio niente “motherlode” o “kaching” per ottenere dei soldi)
    - Non ricominciare in caso di brutti incidenti. Dovete lasciare che il gioco prosegua.
    - Non potete trasferire o unire atri sim nella Famiglia della Legacy con l'eccezione dei sim che aiuteranno a portare in vita la nuova generazione, ossia il "coniuge".
    - La Famiglia della Legacy deve rimanere nello stesso lotto per l'intera durata della sfida (questo non include le vacanze). Sono liberi (e incoraggiati) a migliorare la propria casa ma non possono trasferirsi in una nuova casa. Le stanze possono essere scelte dalla galleria se i sim possono pagare l'intero prezzo per la costruzione e gli oggetti all'interno della stanza stessa.
    - Un sim può utilizzare una pozione anti-invecchiamenti UNA VOLTA nella vita.
    - Non potete cambiare l'aspirazione corrente del sim. L'eccezione è se l'aspirazione è stata completata completamente. Quando questo accade, potete scegliere la nuova aspirazione, fintantoché non sia già stata completata da loro.
    - Non potete risuscitare i sim morti. Potete PROVARE a contrattare con il Tristo Mietitore per poter salvare un sim appena morto.
    - Non potete trasferire i sim che hanno il titolo di "erede". Tutti gli altri figli in quella generazione (ossia, i fratelli) possono essere trasferiti. Una volta che un sim esce dalla casa della Legacy, non può più diventare erede, anche se le circostanze dovessero cambiare.
    - Quando giocate una Legacy Challenge, la Famiglia della Legacy è l'UNICA famiglia con cui potete giocare in quel salvataggio. POTETE far trasferire nello scenario nuove famiglie durante la sfida (potete usarli però come amici, non come coniugi) ma non potete giocare con loro.
    - Dovete usare il Generatore di Tratti del sito di Pinstar (per i bambini e per i toddler) per avere i tratti e le aspirazioni di tutti i bambini nati/adottati nella famiglia.
    - Potete usare tutte le espansioni, i game pac e gli stuff pack. Potete liberamente scegliere come usarli (o no). Poicé non dovete tener conto dei punteggi, non c'è bisogno di regole extra per questo.
    Trasferire altri sim nella famiglia
    Potete trasferire nella famiglia un "coniuge" primario per aiutare a far nascere la prossima generazione. Possono essere di qualsiasi sesso e non devono necessariamente essere sposati con il vostro sim per contare. Devono solo vivere insieme. Se il sim che si trasferisce nella famiglia porta soldi con sé, dovete usare il trucco dei soldi per tornare alla somma che avevate prima del trasferimento. Questo "coniuge" può avere un lavoro e fare qualsiasi altra cosa volete.
    Avere figli
    A prescindere dalle Regole di Successione, potete sempre portare nella famiglia dei figli tramite gravidanza o adozione. (la Regola del Sangue stabilirà quali bambini possono essere eredi). Con l'aggiunta di The Sims Al Lavoro i bambini alieni possono entrare nella famiglia tramite rapimento. I bambini possono essere adottati solo da neonati. Non potete adottare se nella casa ci sono neonati (adottati o partoriti) e dovete aspettare che diventino bebé prima di poter adottare un nuovo bambino. Potete chiamare i sim adottati come volete, ed è raccomandato (ma non obbligatorio) che cambiate il loro cognome con il cognome della Famiglia della Legacy.
    A prescindere dal loro stato, quando un neonato diventa un bebé, dovete scegliere il tratto da bebé tramite il calcolatore del sito (e poi quando da bebé diventa bambino dovete scegliere il primo tratto e l'aspirazione). Assicuratevi di mettere i tratti dei due genitori (anche se il bambino è adottato) nel calcolatore perché l'algoritmo che usa tiene in considerazione quelli per determinare i tratti del bambino. Quando il bambino diventa adolescente, consultare il calclatore ancora una volta per l'aspirazione da adulto e il secondo tratto. Infine usare il calcolatore per generare il terzo e ultimo tratto quando l'adolescente diventa giovane adulto.
    C'è un'opzione qui per generare entrambe le aspirazioni e i tratti del sim in una sola volta, anche se il procedimento corretto è di aspettare che il sim cresca. E ricordate- Non generare un'altra serie di tratti per lo stesso sim! Uno dei punti principali di questa sfida è ottenere figli generati a caso in modo da tenere sia il buono che il cattivo. Poiché i tratti dei genitori infuenzano i tratti dei figli, potete cercare di programmare i figli selezionando coniugi con i tratti preferiti, ma non c?è garanzia che funzioni.
    Potete usare frutta e/o musica per influenzare il sesso di un bambino in arrivo, se volete.
    L'aggiunta dei toddler non dovrebbe cambiare il corso della vostra famiglia, avrete solo una nuova età da gestire.
    Fine della sfida
    La sfida finisce con la nascita dell'erede della 10° generazione. Per divertirvi, guardate quanto vale la vostra famiglia alla fine della sfida!
    La sfida sarà dichiarata fallita se il founder o l'erede muore senza che un erede possa prendere il suo posto.
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    Aggiornate le regole e i punteggi. Per quanto riguarda le regole:
    - Non c'è più bisogno di Acquistare l'Armatura del Cavaliere della Tavola Rotonda per portare i fondi a 1800 simoleons (basta usare il trucco, come descritto nella sezione Per iniziare.) Questo vale anche per le partenze estreme per Usciamo insieme e Vita da stelle (ma non per la partenza ultra estrema che rimane uguale a prima!)
    Per quanto riguarda i punteggi, sono cambiate le categorie:
    - Amore (non bisogna più completare entrambe le aspirazioni romantiche per avere il 10° punto);
    - Atletica (verrà assegnato 1 punto ogni 4 aspirazioni completate fino a un massimo di 9 punti, il 10° punto verrà conteggiato come prima - ossia al completamento di ciascuna aspirazione disponibile almeno 1 volta in tutta la sfida);
    - Popolarità (verrà assegnato 1 punto ogni 9 punti medaglia fino a un massimo di 9 punti, il 10° punto verrà conteggiato come prima - ossia bisogna avere 1 medaglia d'oro per ciascun tipo di festa e 1 appuntamento con un singolo sim);
    - Devianza (verrà assegnato 1 punto ogni 2 pozioni di giovinezza messe da parte)
    Per il resto, rimane tutto com'era prima.
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    Aggiornate le regole con le nuove partenze estreme relative all'espansione The Sims 4 Nuove Stelle e aggiornato i punteggi relativi.
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    Prima del Ringraziamento, ho deciso di tornare a Selvadorada. Mi merito una vacanza, prima di gettarmi nella mia nuova vita da single. Ho affittato una bella casetta e, dopo una bella doccia, sono partita per l'esplorazione!


    Adoro questo posto. E' strabiliante, emozionante...









    E poi, al mercato, ho conosciuto Angel Roman. E' un ragazzo davvero carino, gentile, premuroso... Abbiamo passato giorni splendidi insieme, e me ne sono innamorata come una ragazzina. Tanto che, presa dalla foga del momento, gli ho chiesto di sposarmi... e lui ha accettato!!! Ha detto che mi raggiungerà tra pochi giorni a casa, a Willow Creek, dove finalmente coroneremo il nostro sogno d'amore! Non vedo l'ora!




    Al ritorno a casa, ho fatto una scoperta fantastica: sono incinta! Aspetto il mio primo bambino. Ovviamente, appena Angel è arrivato, gli ho dato la notizia e ci siamo sposati immediatamente.



    Quello che non sapevo è che Angel era già stato sposato. Sua moglie è morta per complicazioni dovute al parto del loro unico figlio, Adrian. E così Angel si è trovato a dover crescere un bambino solo con le sue forze. Ovviamente ho deciso di adottare Adrian, ma avrei voluto saperlo prima. Sarebbe stato ancor più emozionante aspettare questo giorno, conoscere Adrian...Comunque, almeno so che il nostro bambino avrà già un fratellone che giocherà con lui.


    Ah, dimenticavo...durante la mia vacanza, sia Leo che Luisa hanno avuto dei bambini: Alessio e Alberto. La nostra grande famiglia diventa sempre più grande, ormai!


    Il giorno del Ringraziamento è finalmente arrivato! Il tacchino è in forno e gli ospiti stanno arrivando.



    E' stata una giornata davvero fantastica, anche se fuori pioveva da matti!

    E dopo il Ringraziamento, è tempo di salutare l'inverno. Ovviamente continuo ad occuparmi delle nostre piantine, che crescono senza sosta.

    Come la mia panciona. Ormai siamo quasi agli sgoccioli. Non vedo l'ora di stringere tra le braccia il mio cucciolotto.

    Anzi, cucciolotta! E' una femminuccia!


    Prima di poter dare alla luce la nostra principessa, dobbiamo festeggiare il compleanno di Adrian. Ormai è un adolescente.


    Visite notturne...


    Oh-oh...la cucciola ha deciso di venire al mondo...




    E con la prima neve dell'anno, vi presento la mia principessina, Ambra Shane. Spero sia la seconda di una lunga serie di bimbi (partoriti e adottati).


    E con il passaggio d'età di Ambra, vi lascio...per ora. A presto! :wub: :wub: :wub:
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    Primo aggiornamento del 2019 (speriamo non sia l'ultimo... :P scherzo!!!)

    *****




    Finita la vacanza serlvadoregna, siamo tornati a casa. Ho fatto qualche piccola modifica. Avevo detto di volere del colore vivace.


    Leo e Luisa lavorano insieme ad un progetto scolastico. Credo sia un robot.

    E quando non hanno scuola o lavoro, si rilassano in piscina.


    Per il compleanno di Leo (che finalmente diventa maggiorenne), ho invitato Lucy (che è incinta! Manca poco ormai alla nascita del mio secondo nipotino o nipotina) e Luke (anche stavolta Yuki e Riccardo non ci sono. Il cucciolo ha avuto un po' di influenza e ovviamente, sapendo che Lucy sarebbe stata presente, Yuki ha deciso di non venire). C'erano anche Alessia (che ormai fa coppia fissa con Leo) e Lucas Munch (con cui si frequenta Luisa).

    Poci giorni dopo la festa di compleanno di Leo, ci è giunta la notizia che Lucy ha avuto una bellissima bimba di nome Alessia.




    Luisa e Leo continuano a frequentare Lucas e Alessia. I due vengono da noi quasi tutti i giorni, e spesso parliamo tutti insieme seduti in soggiorno o sul bordo della piscina.









    Leo è talmente innamorato della sua compagna che alla fine ha deciso di portare il loro rapporto al massimo livello. Non possiamo che augurar loro tanta felicità! Anche se ora la casa è talmente vuota. La condivido solo con Luisa... e anche lei a breve andrà via, lasciandomi ancora più sola. Ma è la vita. Devo lasciarli andare, devono vivere la propria vita e devo essere felice per loro!






    A proposito di Luisa... a quanto pare è stata pronta a lasciare il nido prima di quanto mi aspettassi, anche se ha deciso di rimandare il matrimonio per un po'. Così ha deciso di andare solo a convivere con Lucas (e la sua ingombrante famiglia).


    Il tempo vola e siamo quasi arrivati al giorno del Ringraziamento. Ho installato le varie decorazioni intorno alle tettoie, per rendere un po' più allegra questa casa enorme.



    Travestita da cheerleader, ho ammazzato il tempo scavando le zucche e creando figure fantastiche. Ovviamente ho invitato i miei fratelli e cognati a mangiare qui da me. Cucinerò un fantastico tacchino.
    Ora devo lasciarvi, è tempo di cucinare! A presto, amici! :wub: :wub: :wub:
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    Inizio questa nuova discussione con una piccola premessa su questa Fan Fiction relativa a Once Upon A Time (o C'era una volta, se preferite).
    Innanzitutto voglio informarvi che ho eliminato le discussioni delle Fan Fiction Hopelessly Devoted To You - Prince Charming, Hopelessly Devoted To You - Snow White e My Happy Ending. Il motivo che mi ha spinto a questo è che sono mesi che stavo pensando di aggiungere una nuova Fan Fiction con protagoniste Regina e Zelena (il titolo sarebbe stato Bring me to Life) e soprattutto dovevo comunque rivedere le tre Fan Fiction già iniziate per aggiungere i nuovi "capitoli" relativi ai nuovi episodi della sesta e settima stagione (avevo anche il mente di unire le due Fan Fiction distinte per Snow White e Charming, in modo da averne una sola per entrambi). Mentre ricontrollavo tutto, sistemando gli episodi in ordine cronologico, ho avuto una nuova idea: e se invece di fare 3 Fan Fiction distinte ma collegate tra loro (Bring me to life con Regina e Zelena, Hopelessly devoted to you con Snow white/Mary Margaret e Charming/David, My happy ending - che sarebbe diventata Our happy beginning nella nuova versione - con Emma e Tristin) ne facessi una sola con i sei personaggi? E così ho iniziato a pensare ad un titolo che potesse richiamare le varie vicissitudini. New beginnings mi è venuto così, quasi per caso. E così ho iniziato a risistemare in ordine cronologico tutti gli avvicendamenti della storia (ovviamente solo quelli relativi ai sei personaggi interessati), segnandomi i capitoli in cui ognuno ha il proprio spazio personale e i capitoli in cui invece si avvicenderanno due o più personaggi (ad esepio i capitoli in cui Regina affrronta Snow White o i Charmings) per dare modo a ciascuno di rivelare la propria visione della faccenda. Non so bene quando inizierò a postare questa nuova Fan Fiction, dipenderà da quanto mi ci vuole a decidere se voglio partire dal primo momento in cui compaiono Zelena e Regina - i personaggi più 'anziani' - o se invece partire da quando i destini dei personaggi si intrecciano portando alla sete di vendetta di Regina.
    Altra piccola precisazione: nessuno dei personaggi della Fan Fiction mi appartiene, tranne la famiglia Price: i signori Price, genitori adottivi di Tristin, lo stesso Tristin, Hope (il cui nome è stato scelto - come sa chi ha letto la prima versione di My happy ending - molto prima che nella serie originale Uncino ed Emma decidessero di avere una figlia e di chiamarla Hope) e sua madre Amber (per il momento...ci saranno dei personaggi aggiuntivi nel corso della storia).
    Altra piccola informazione: alcuni capitoli (relativi agli episodi della prima serie) saranno affrontati seguendo la narrazione del libro Once Upon A Time Reawakened, che ripercorre la prima stagione dai punti di vista di Snow White/Mary Margaret ed Emma Swan. Inoltre, avendo acquistato anche gli altri libri della serie (manca solo Henry & Violet, ma non servirà), li utilizzerò per aggiungere spessore a Regina (con Regina Rising esploreremo una piccola parte di vita di Regina prima del 'tragico' incontro con Snow White che porterà alla morte del suo primo vero amore Daniel; con Out of the past vedremo una Regina già in cerca di vendetta affrontare un misterioso nemico; con Shadow of the queen vedremo come il cacciatore cerca disperatamente di ribellarsi a Regina per salvare la vita a Snow White, con l'aiuto di Cappuccetto Rosso.) Ah, ovviamente, essendo i libri in inglese, farò un piccolo lavoro di traduzione per far conoscere a tutti questi nuovi particolari, che spero troverete interessanti. Spero che vi piacerà seguire le varie vicende raccontate da più punti di vista contemporaneamente. Detto questo, per il momento vi lascio... ma spero di tornare qui presto, per iniziare questa nuova avventura insieme. ;)

    Edited by Nike8437 - 14/10/2018, 18:42
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    Wow...la storia si fa più intrigante...
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    Wow, che meraviglia!!!Io me ne sono scordata della festività della rimembranza (accidenti!!! devo rimediare appena riapro il gioco!!!)...
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    L'hai letta tutta?!?
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    POV-Condiviso


    Jasper
    Sentii un rapido cambiamento d’umore in Edward mentre Aro parlava. Era improvvisamente euforico. Poi notai una nuova presenza nella radura, seguita da altre tre. Non ebbi bisogno di voltarmi per capire. Alice era tornata. E non era sola. Qualunque cosa dovesse cercare, l’aveva trovata.
    “Aro?” Edward parlò, prima che l’altro esprimesse la sua decisione. Quando Aro gli dedicò la sua attenzione, proseguì: “Renesmee per te è un pericolo solo perché non riusciamo a prevedere la sua crescita? Giusto?”
    “Sì, se potessimo sapere con certezza che crescendo resterebbe celata al mondo intero...”
    “Quindi, per essere chiari,” Edward sottolineò le ultime parole. “Se sapessimo con certezza cosa diventerà mia nipote, non avremmo bisogno di altri consigli?” Al sentire Edward definire Ness ‘mia nipote’ mi chiesi se non fosse di colpo impazzito. E anche Bella doveva aver reagito come me, stando al suo sguardo scettico.
    “Se ne fossimo certi al cento per cento, ci saluteremmo come vecchi amici.” Aro non capiva cosa volesse dire Edward. Nel frattempo Alice era sempre più vicina. A breve l’avrebbero sentita anche gli altri.
    “Allora ho qualcosa per te, amico.” Edward ridacchiò.
    “Non credo, Edward. Lei è unica, non si può sapere cosa...”
    “Unica… no. Rara, sicuramente. Ma non unica.” Edward guardò verso Bella. “Aro, potresti gentilmente chiedere a Jane di piantarla con gli attacchi diretti a mia cognata?”Aro alzò una mano, mentre la nostra intera famiglia guardava Edward. Ora non ero più solo io a credere che avesse qualcosa in mente. “Alice!” La voce di Edward era appena più alta del normale mentre chiamava la sua compagna.
    Tutti attorno a noi – compreso Aro – bisbigliavano il suo nome. Esme sembrava sollevata nel sapere che era tornata. E anche Carlisle. Alice arrivò in pochissimi secondi, entrando con grazia nello scudo e raggiungendo con un balzo Edward. A poca distanza c’era Kachiri, il terzo membro del clan delle amazzoni. E poi un ragazzo con la pelle di un marrone scuro molto intenso e una vampira dalla pelle olivastra.
    Edward riprese la parola, non appena ebbe potuto dare un bacio a Alice. “Aro, nelle ultime settimane Alice è stata impegnata in una ricerca personale. Ed è tornata con ciò che cercava.” Si voltò verso di lei. “Fai tu le presentazioni?”
    Caius ringhiò che ne aveva abbastanza di testimoni, ma Aro lo tacitò. Alice fece un passo avanti. “Lei è Huilen, e lui è suo nipote Nahuel.”
    Aro chiese a Huilen di parlare. Alice le fece un cenno affermativo e Kachiri le posò una mano sulla spalla, per tranquillizzarla. “Il mio nome è Huilen. Avevo una sorella, Pire. Un giorno mi disse che un angelo l’andava a trovare di notte. Ma capii subito che c’era qualcosa che non andava. Era coperta di lividi su tutto il corpo. Cercai di metterla in guardia da quell’angelo, come lo chiamava lei. Sapevo – grazie alle nostre leggende - del Lobishomen, un demonio che seduceva le belle ragazze per procreare. Ma lei non volle ascoltarmi. Quando però mi disse che era incinta di lui, la aiutai a nascondersi. I nostri genitori l’avrebbero uccisa. Ovviamente l’angelo era sparito, ma rimasi accanto a Pire, aiutandola a nutrirsi di cibo e sangue proveniente da animali. Volevo salvarla, avrei voluto averne il tempo. Ma il bambino la uccise venendo al mondo. Prima di morire, Pire mi chiese di occuparmi di lui, del suo Nahuel. Glielo promisi. Ma quando presi il bambino, lui mi morse e così mi nascosi nella foresta, pronta a morire. Invece, due giorni dopo, mi sono risvegliata e Nahuel era accanto a me, addormentato. Avevo capito cosa ero diventata. E mi presi cura di lui, finché non fu in grado di cacciare da solo. Non abbiamo mai lasciato la nostra foresta finché Alice non ci ha parlato della bambina che abita qui. Nahuel era curioso di conoscerla.”
    “Quanti anni hai, Nahuel?” Aro fissava curioso il giovane.
    “Centocinquanta, più o meno. Non contiamo gli anni che passano.” Nahuel aveva una voce limpida e chiara, quasi senza alcun accento, a differenza di sua zia.
    “Dopo quanti anni hai raggiunto la maturità?”
    “Circa sette anni dopo la mia nascita.”
    “E non sei mai cambiato da allora?” Nahuel scosse la testa. “Di cosa ti nutri?”
    “Cibo, sangue… non fa differenza.”
    “E hai creato un’immortale quando eri appena nato?”
    “Sì, ma nessun’altra lo sa fare.” Aro lo guardò con sguardo interrogativo. “Intendo, le mie sorelle.”
    Aro lo guardò con sguardo calcolatore. “Raccontaci la tua storia.”
    “Mio padre venne a cercarmi, qualche anno dopo la mia nascita. Non aveva mai avuto figli maschi, prima di me. Voleva che lo raggiungessi. Ma io avevo mia zia accanto, e gli dissi di no. Le mie sorelle invece sono rimaste sole, e lui le ha soggiogate. Ma non sono velenose. Non so se dipende dal sesso.”
    “Come si chiama tuo padre?” Caius aveva gli occhi ridotti ad una fessura.
    “Joham. Crede di essere uno scienziato. Vuole creare una razza eletta.” Al solo parlare di suo padre, Nahuel si riempiva di disgusto.
    “Tua figlia è velenosa?” Caius stavolta guardò Bella, che scosse la testa in modo deciso. Poi fissò Carlisle, me ed Edward. “Aro, occupiamoci di questa atrocità e poi andiamo verso sud.”
    Aro guardò a lungo Bella. “No, fratello. Qui non c’è alcun pericolo. Questi mezzi vampiri sembrano del tutto uguali a noi.”
    “E’ questo il tuo voto?” sputò Caius.
    “Sì.” Quando Caius chiese notizie su Joham, Aro convenne che dovevano andare a parlargli.
    “Lasciate in pace le mie sorelle, però. Loro sono innocenti.” Nahuel sembrava davvero preoccupato per la loro sorte, ma Aro lo rassicurò. Poi si rivolse verso i suoi.
    “Amici miei, oggi qui non si combatte.” I testimoni, con molta cautela, iniziarono ad andarsene. Poi Aro si voltò verso di noi, con l’aria di volersi scusare. “Carlisle, sono felice che abbiamo risolto tutto senza combattimenti. Spero non ci sia rancore.”
    “Va’ in pace, Aro.” Carlisle usò un tono secco. “Fa’ solo in modo che le tue guardie caccino lontano dalla nostra zona. Qui dobbiamo ancora mantenere il nostro anonimato.”
    “Ma certo, amico mio. Mi dispiace che disapprovi questa nostra tradizione.” Gli rivolse un mezzo sorriso. “Forse, col tempo, mi perdonerai.”
    “Forse, col tempo, se ci dimostrerai amicizia.”
    Aro chinò il capo, poi si voltò e sparì con la guardia al seguito.
    “E’ finita, ce l’abbiamo fatta.” Edward fu il primo a rompere il silenzio teso che era calato su di noi.
    “Rilassatevi, abbiamo vinto!” Alice era euforica. Si voltò verso Edward e lo baciò con trasporto.
    Tutto intorno a noi esplosero risa e urla di gioia. Rose baciò nuovamente Emmett, un po’ più a lungo e con più passione. Benjamin e Tia si abbracciarono, così come anche Carmen ed Eleazar. Carlisle ringraziò i nostri nuovi amici sudamericani. Esme stritolò Alice in un abbraccio. Garrett sollevò Kate in aria e la fece volteggiare. Bella strappò Ness dalla groppa di Seth e se la strinse al petto. Ovviamente io strinsi entrambe tra le mie braccia, baciando a lungo la fronte della mia adorata bambina e le labbra di mia moglie.
    “Possiamo restare insieme, adesso?” Ness sembrava ansiosa.
    “Per sempre, amore mio.” Bella la baciò sulle guance.
    “Per sempre, tesoro. Vi amo più della mia stessa vita.” Strinsi ancora le mie ‘donne’ in un abbraccio. Finalmente l’incubo era passato. Ora l’eternità sarebbe stata nostra, e nessuno ci avrebbe potuto fermare.

    *****


    Bella
    “Beh, sì… diciamo che alla fine è stato tutto merito suo.” Edward mi indicò, sorridendomi per la prima volta da quando ci eravamo conosciuti. Eravamo rientrati in casa Cullen, ma eravamo rimasti solo noi di famiglia e i nostri nuovi amici sudamericani. Tanya e Kate avevano bisogno di elaborare il lutto per Irina, e Garrett decise di seguirle a Denali. I nomadi se ne andarono subito – anche Peter e Charlotte, ma ci promisero di restare in contatto. A quanto pare, mi trovavano più simpatica e più adatta a Jasper, rispetto ad Alice. Benjamin e Tia raggiunsero Amun a casa loro. Le amazzoni si fecero promettere di andare a trovarle, prima di tornare in Amazzonia. Il clan degli irlandesi si trattenne un po’ di più – giusto il tempo perché Carlisle potesse congratularsi con Siobhan per aver fatto andare tutto bene.
    “Ma piantala!” Scossi la testa. Mi sentivo euforica per la vittoria, ma completamente svuotata. Quello scudo era stato duro da mantenere.
    “Guarda, Aro era terrorizzato da te! Hai praticamente annullato i suoi talenti. Senza Jane e Alec, sapeva benissimo che non avrebbe potuto vincere.” Edward poi si voltò verso Alice. “Se non fosse arrivata lei, con la scusa perfetta per ritirarsi, forse avrebbe continuato a cercare scuse per attaccarci, senza mai decidersi. Erano in netta minoranza, e non è mai accaduta una cosa simile.”
    “E poi c’erano anche i lupi,” aggiunse Emmett.
    “Infatti. Loro li hanno bloccati, all’inizio. Ma è stata Bella la nostra arma segreta. E Aro – mi spiace dovertelo dire – non vede davvero l’ora di averti tra le sue guardie, insieme a Alice.”
    “Sì, certo. Prima però deve passare sul mio cadavere.” Jasper mi strinse a sé e mi baciò.
    “Alice,” dissi quando jasper mi lasciò andare. “Perché mi hai fatto credere che saremmo morti?”
    “Perché era una delle possibilità. E dovevi essere pronta, per Ness.”
    “Potevi dirmelo, però.”
    “A te? Che fai schifo come attrice? Ci avrebbero scoperti subito, anche senza leggere la tua mente.”
    Volevo infuriarmi con lei, volevo spaccarle qualcosa addosso per avermi fatta stare in ansia tutto quel tempo. Ma ero felice che avesse ottenuto il suo scopo. “D’accordo… ti perdono.”
    “E poi non sapevo se sarei riuscita a trovare Nahuel. Dovevo mandarvi le amazzoni, trovare Peter e Charlotte. A proposito, che c’è di così interessante a Rio?”
    La guardai confusa. “Rio? Oh… No, nulla. Dimentica Rio.” Giusto, Rio de Janeiro. Dove volevo che incontrasse Ness e Seth, nel caso avessimo perso.
    Notai Nahuel che mi fissava… o forse fissava Nessie, addormentata tra le mie braccia? Comunque, la cosa mi sembrava strana a prescindere. Ma non volevo preoccuparmene in quel momento. Ero stanca, volevo solo mettere la mia piccolina a letto e non pensare più a nulla. Guardai Jasper, e lessi nei suoi occhi il mio stesso desiderio. Salutammo la nostra famiglia e gli amici, prima di dirigerci verso il cottage. Lasciai Ness nel suo lettino, tranquilla e felice nel suo sonno sereno.
    “Amore, cosa hai fatto a J. Jenks per farlo spaventare così?” Raggiunsi Jasper in soggiorno e mi lasciai cadere sul divano.
    “Come lo conosci?” Si voltò a guardarmi sospettoso.
    “Alice mi ha mandata da lui, per dei documenti per la fuga di Nessie.”
    Jasper mi scrutò ancora un istante. “Beh, per esperienza credo che alcuni rapporti di lavoro funzionano meglio se motivati dalla paura, più che dal guadagno.”
    “Mmmmh… Ti spiace se da ora in avanti mi occupo io di lui? Non vorrei che gli venisse un infarto.”
    “Ti piace?”
    “E’ simpatico.”
    “Ok, te ne occuperai tu… insieme a me. Basta che non mi tradisci con lui, però.”
    Risi. “Mai. Nemmeno se fosse l’ultimo uomo sulla faccia della Terra. Ho messo a rischio troppe cose per stare con te.” Lo baciai.
    “Ho corso anche io i miei rischi. Soprattutto, ho deciso di fidarmi di te e non chiederti cosa stessi facendo o a cosa stessi pensando ogni volta che ti accigliavi o ti sentivo tesa.” Mi baciò. “Sapevo che, se mi avessi potuto dire qualcosa, lo avresti fatto. E immaginavo che Alice volesse tenere Aro all’oscuro. O avrebbe avvisato per lo meno Edward.”
    Rimanemmo stretti in un lungo abbraccio per qualche istante. Poi chiesi a Jasper come mai Nahuel aveva quell’aria strana guardando Ness.
    “In realtà guardava te.” Lo guardai confusa. “Tu sei sopravvissuta alla nascita di Ness. Sua madre invece è morta a causa sua. E’ sempre stato convinto di essere malvagio, anche se sua zia Huilen ha cercato di inculcargli comportamenti positivi. E poi ha visto te, e ha immaginato quello che avrebbe voluto per sua madre. E forse, grazie a te, inizierà a perdonarsi e a vivere una vita più felice.”
    Sorrisi, pensando a quanto potesse essere bello per Nahuel vedere che non tutte le mamme dei suoi simili erano destinate alla morte, e magari avrebbe potuto aiutare qualcuna delle sue sorelle a venire al mondo senza distruggere la fragile umana che l’aveva partorita. Poi pensai alla nostra famiglia, finalmente felice – anche se con qualche eccezione.
    “Secondo te Edward sarà ancora un problema?”
    Jasper ci pensò su un attimo. “Penso che oggi tu lo abbia strabiliato. Sai, Edward è sempre stato quello il cui compito era proteggere la famiglia. Leggendo la mente di chiunque si avvicini, può facilmente capire se siamo in pericolo o meno. Ma ora, con il tuo scudo, hai dimostrato di voler bene a tutti quelli che lui ama, e ha capito che – anche se a causa del nostro amore siamo stati in pericolo più di una volta – siamo diventati solo più forti e più uniti. E questo per lui è più di quanto abbia mai pensato di avere con un nuovo membro della famiglia.” Mi accarezzò un braccio, facendomi rabbrividire. “Perciò, sei al sicuro. E poi credo che, in fondo, sia sempre stato affascinato da Ness. Quindi, anche se controvoglia, alla fine avrebbe combattuto per lei.”
    Sorrisi contenta di quel lieto fine. Non avrei più dovuto preoccuparmi di tiri mancini da parte di Edward e Alice. Avrei solo dovuto occuparmi di mia figlia e di mio marito, per sempre.

    The End


    *****


    Legenda:
    Abc Pensieri
    ABC Ricordi

    *****


    La parte in cui viene raccontato lo scontro tra i Volturi e i Cullen è ripresa quasi interamente dali capitoli finali di Breaking Dawn (con alcuni cambiamenti, ovviamente!), così come anche l'incontro tra J. Jenks e Bella. Lo scontro tra i neonati e i Cullen è ripreso da Eclipse. Ci sono altri piccoli pezzi, qui e là, ripresi dai vari libri della saga.

    Edited by Nike8437 - 11/9/2019, 18:12
  12. .

    POV-Condiviso


    Jasper
    Aro iniziò a blaterare su quanto fosse necessario mantenere segreta la nostra esistenza, nonostante gli umani non credessero più negli esseri mitologici, perché loro avevano il potere – grazie alla tecnologia – di distruggerci tutti. Quindi passò a raccontare quanto fosse pericoloso mantenere in vita Ness, del cui futuro non sapevamo assolutamente nulla, per salvarci la pelle. “Solo ciò che si conosce è tollerabile. Ciò che è sconosciuto è… un punto debole.”
    “Aro, non trarre conclusioni affrettate.” Carlisle aveva una voce cupa.
    “Posso intervenire?” Garrett fece un passo in avanti. Aro annuì. “Carlisle mi ha chiesto di venire qui per fare da testimone. Cosa ovviamente non più necessaria, visto che è stata stabilita la vera natura di questa bambina.” Indicò Ness con un mezzo sorriso. “Ma ora sto testimoniando per qualcos’altro. Voi,” si rivolse ai testimoni di Aro. “Non vi conosco personalmente… a parte un paio di vecchie conoscenze. Ma sospetto che siate nomadi, come me. Non obbedite a nessun padrone. Voglio parlare a voi, così che riflettiate su ciò che sto per dire. Questi Anziani, questi… capi, vi hanno trascinati qui per sete di giustizia. Ma noi sapevamo già che il loro scopo sarebbe stato un altro. Avete visto anche voi che le accuse per cui siete venuti qui sono false, eppure continuano a cercare scuse per punire i Cullen. Scuse deboli e senza senso. Perché il loro vero scopo è distruggere questa famiglia.” Fece un cenno verso Carlisle e Tanya. “Li considerano dei rivali, perché loro sono molto uniti. Più di quanto abbia mai visto in altri clan. E temo che questi legami – veri legami affettivi, impossibili da spezzare – siano da attribuire alla loro ‘dieta’. Non cacciano esseri umani, come me… e voi. E forse è questo che li rende così potenti… e spaventosi ai loro occhi. Vivono in assoluta pace, senza rivalità o sete di potere. A differenza di chi crede di poterci comandare.” Garrett fece una pausa. Aro era assolutamente tranquillo. “Carlisle ci ha chiamati solo per testimoniare che Renesmee, questa straordinaria bambina, non era ciò che sembrava. Ma noi, in cuor nostro, sapevamo che alla fine avremmo dovuto combattere per la nostra vita, per la nostra libertà. E abbiamo accettato l’incarico, consci dei rischi che correvamo. Sapevamo per certo che Aro non avrebbe ascoltato, pur di ottenere il suo scopo. Abbiamo una vampira, qui, che sa quando gli altri mentono. E non può essere ingannata. Voi non lo vedete, ma Caius ha un sorrisetto impaziente. Non vede l’ora di poterci attaccare tutti. E’ solo per questo che siete qui. E adesso, dovete scegliere cosa fare. Resterete lì, al loro fianco, pronti a farvi influenzare dalle loro menzogne? O deciderete di andarvene per la vostra strada? Vi lasceranno liberi? Io ho fatto la mia scelta: combatterò per la mia libertà.” Voltò lo sguardo verso gli anziani. “Attaccateci pure, ormai le vostre intenzioni sono state svelate. Non prendeteci per stupidi. E smettetela di usare quei testimoni che avete portato. Siate onesti nelle vostre intenzioni. Forse perderemo, forse no. O magari è esattamente questo il problema: vi siete resi conto che non siamo così in svantaggio come credevate. Non importa: scegliete cosa fare. E se cadremo, voi,” guardò nuovamente i testimoni, “verrete con noi. Non vi lasceranno mai andare in pace. Non vi permetteranno di testimoniare su quel che è accaduto qui… oggi.” Garrett terminò il suo discorso e tornò al fianco di Kate.
    “Bene, allora chiediamo ai nostri testimoni cosa vogliono fare.” Aro si voltò verso le sue schiere. “Amici, cosa ne pensate? Vi sentireste al sicuro se lasciassimo in vita quella bambina? Certo, non è un’immortale. Ma siamo certi che la sua esistenza non sia un rischio per tutti noi?”
    I testimoni di Aro si guardavano in faccia, confusi. Una nomade si fece avanti.
    “Quali sono le nostre opzioni? Combattere con voi o contro di voi? Non abbiamo altra scelta?”
    “Certo che no, Mackenna.” Aro trasalì impercettibilmente, come se fosse offeso dalle sue parole. “Potete andare via, liberi di tornare a casa vostra come ha fatto Amun.”
    Mackenna vi voltò verso un altro nomade. “Allora noi ce ne andiamo. Abbiamo visto che la bambina non è ciò che pensavamo. Non serve che restiamo oltre. Non è stata infranta alcuna legge.”
    “Mi dispiace che la vediate così. Ma sapete qual è il nostro compito.”
    Il compagno nomade di Mackenna si fece avanti. “Anche io so quando una persona mente. E quando invece dice la verità.” Si avvicinò a lei. “Abbiamo testimoniato che la famiglia Cullen è innocente. Ora andremo via.”
    Poi si voltarono e sparirono tra gli alberi, seguiti poco dopo da altri vampiri. Aro era deluso, ma sentivo la sua caparbietà. Era certo che, anche in minoranza, avrebbe potuto averla vinta. Così decise di consultarsi con Caius e Marcus. E quello era il segnale prestabilito. Si cominciava!

    *****


    Bella
    Non appena Aro si voltò a formare un triangolo con i suoi fratelli, presi Renesmee tra le braccia e la misi sulla groppa di Seth.
    “Amore, ti ricordi quello che ti ho detto prima?”
    Ness iniziò a piangere, ma annuì. “Ti voglio bene, mamma.”
    “Ti voglio bene anche io, amore. Più della mia stessa vita.” La baciai sulla fronte, ignorando lo sguardo di Jasper. Poi mi sollevai sulle punte e raggiunsi le orecchie del mio miglior amico. “Non appena saranno distratti, scappa più veloce che puoi. Portala in salvo. E non fermarti finché non sarete al sicuro. Ness ha tutto il necessario per sopravvivere.”
    Renesmee si voltò verso Jasper, che mi guardava terrorizzato. Lei lo abbracciò e lui ricambiò il gesto quasi con disperazione.
    “Perché non me lo hai detto?” La voce di Jasper era carica di dolore.
    “Aro...”
    “E’ stata Alice?” Annuii. Edward mi guardò con un sopracciglio alzato.
    “Alice mi ha dato la chiave per far fuggire Ness e metterla in salvo. Edward, mi dispiace. Ero l’unica che doveva saperlo, o Aro lo avrebbe capito troppo presto.”
    Salutai il mio migliore amico, dandogli un bacio sul pelo e accarezzandolo. Jasper gli diede una pacca sulla groppa.
    “Quindi non c’è speranza?” Carlisle sembrava sul punto di piangere. Mi voltai a guardare lui, Esme, Rose… Erano tutti sconvolti.
    Tentai un sorriso. “Invece sì! Sto solo cercando di assicurare a Ness un futuro, se le cose andranno male.”
    Esme ci passò accanto, accarezzando entrambi, e si accoccolò tra le braccia di Carlisle. Rose baciò Emmett. Garrett sussurrò a Kate: “Se sopravviviamo a questo, ti seguirò dovunque.” Tia accarezzò Benjamin.
    Poi qualcosa mi distrasse. Una strana pressione sul mio scudo, ma non sapevo da dove venisse. “Attenzione,” sussurrai. “Stanno tentando qualcosa.”
    Jasper mi guardò. “Come fai a saperlo?”
    Non ebbi il tempo di rispondere. Lo fece Edward per me. “Chelsea. Non riesce a sentirci.” Mi guardò. “Sei tu?” Annuii, con un accenno di sorriso. Poi si allontanò in direzione di Carlisle, mentre una stoccata più forte colpiva lo scudo nel punto in cui si trovava Carlisle. “Tutto ok?”
    “Sì,” rispose Carlisle. “Perché?”
    “Jane...”
    Mi voltai verso la vampira e nel contempo sentii una dozzina di attacchi provenienti dal punto in cui era lei. Mi voltai rapidamente, ma nessuno aveva subito danni.
    “Incredibile...” Edward mi guardò in modo strano.
    “Perché attacca, se non hanno ancora deciso?” La voce di Tanya era bassissima.
    “E’ così che agiscono. Loro fingono di consultarsi, in modo che Jane e Alec possano rendere inermi gli avversari.”
    Guardai nuovamente verso Jane, che insisteva ad attaccarmi. Le sorrisi apertamente, scoprendo i denti.
    “Bella, preparati.” Edward si affiancò a me. Guardava insistentemente verso i Volturi. “A breve arriverà l’attacco di Alec, e allora sapremo se il tuo scudo regge anche il suo potere.”
    Guardai anche io da quella parte. Vidi, dopo qualche istante, una specie di foschia limpida che avanzava lenta sulla neve. Allargai lo scudo ben oltre la nostra prima linea difensiva, per evitare che quella foschia arrivasse troppo vicina. Contemporaneamente, Benjamin scatenò una folata che cercò di spazzare via la foschia, ma non ebbe successo. Quando la foschia si infranse contro il mio scudo, sentii un gusto dolce, stucchevole. Era una sensazione davvero fastidiosa, tipo quando la novocaina ti anestetizza la lingua. Vidi la foschia arrampicarsi lungo lo scudo, in cerca di falle.
    “Se si arriverà allo scontro,” dissi incerta. “Sarò il bersaglio numero uno.”
    “Tranquilla, tesoro. Te li terrò lontani io.” Jasper aveva ripreso calore, nella voce. Forse sapeva che ora avevamo davvero la possibilità di vincere, fintanto che il mio scudo rimanesse attivo.
    “Io voglio Demetri,” disse Edward con astio. Non gli chiesi il perché.
    “Io aiuterò Bella, Jasper. Nessuno la toccherà. Tu occupati di Felix.” Zafrina si avvicinò a me.
    “Jane lasciatela a me...” La voce di Kate era carica di odio.
    “Io voglio Caius.” Il desiderio di vendetta di Tanya era palese nella sua voce.
    Fu allora che Aro parlò. “Prima che votiamo, fatemi ricordare che non c’è alcun bisogno di violenza, qualsiasi sia la decisione del consiglio.” Edward lasciò andare una risata nervosa. “Sarebbe un totale spreco di vite per la nostra specie. I Volturi sarebbero felici di accogliere molti di voi. Come te, Edward. O Bella, Benjamin, Kate, Zafrina. Prendete in considerazione ogni possibilità di scelta.” Chelsea continuava a cercare di eludere il mio scudo per spezzare i nostri legami. Aro ci scrutava impaziente, ma nessuno cedette alle sue ‘lusinghe’. “Votiamo, dunque.” Sembrava riluttante.
    Caius prese subito la parola. “La bambina è un pericolo troppo grande. Va distrutta, insieme a tutti coloro che la proteggono.” Sorrideva compiaciuto.
    Marcus aveva l’aria di chi avrebbe voluto trovarsi da tutt’altra parte. “Per me la bambina non è un pericolo imminente. E se in futuro dovesse diventarlo, possiamo sempre rivotare.”
    “Il voto decisivo spetta a me, dunque.” Aro sembrava quasi aspettarselo.

    *****


    Legenda:
    Abc Pensieri
    ABC Ricordi

    Edited by Nike8437 - 11/9/2019, 18:12
  13. .

    Bella-s-POV


    Caius e Aro iniziarono a discutere. A quanto pareva, Caius non era convinto della nostra storia.
    Io, da parte mia, avevo ormai imparato a gestire il mio scudo. Al momento era teso a coprire tutta la mia famiglia e i miei amici. Era bastata la rabbia provata all’inizio, nel vedere tanti testimoni pronti al massacro per attivare la mia barriera. Avevo cercato di schermare Jasper, mentre andava da Aro... ma capii che sarebbe stato controproducente. Ogni elemento al di sotto del mio scudo sembrava un punto luminoso che riuscivo a percepire. Jasper era il più luminoso. Ed anche il più vicino. E mi resi conto che avvertivo anche delle scie luminose nei punti in cui lo scudo copriva i miei amici lupi. Era semplicemente straordinario quello che riuscivo a fare.
    Tornai a concentrarmi sulla conversazione dei nostri ‘nemici’. A quanto pareva, ora Caius si stava lamentando perché Aro voleva lasciar correre anche la nostra alleanza con i lupi.
    “Se non lo avessi notato, Caius,” disse Jasper. “Ora è pieno giorno. Questi lupi non sono Figli della Luna, come li chiami tu. Né licantropi in sé. Aro può spiegartelo meglio, se non mi credi.”
    Lanciai uno sguardo confuso verso Seth, che a sua volta guardava confuso verso Jasper.
    “Caius, loro pensano di essere licantropi.” La voce di Aro sembrava quasi scocciata. “Sono… mutaforma, se proprio vogliamo definirli. Durante la prima trasformazione, i loro avi potevano scegliere di trasformarsi in volpi o uccelli, se preferivano. Non è nulla più di una questione genetica.”
    “Ma conoscono il nostro segreto!”
    “Attento fratello, anche loro sono vincolati al segreto. Non cerchiamo scuse pretestuose. Non ci porteranno da nessuna parte.”
    Capii a quel punto che Aro non aveva ancora perso la speranza di massacrare l’intero clan. Doveva solo trovare il giusto pretesto.
    “Portatemi l’informatrice.” Caius si voltò verso la guardia. Irina guardava noi, sconvolta e conscia di aver sbagliato. Ormai si era resa conto della gravità del suo errore, ma non avrebbe potuto rimediare in alcun modo. Qualcuno la spinse verso Caius. “A quanto pare, le tue accuse erano false.”
    Irina guardò Caius, poi le sue sorelle. “Mi dispiace… non ho verificato le mie informazioni.”
    “Non è questo che intendo. Volevo parlare delle tue motivazioni.”
    “Motivazioni?”
    “Sì…Cosa ti ha spinto a spiarli? Eri in contrasto con i Cullen?”
    Irina guardò Carlisle prima di rispondere. “Sì.”
    “Perché?”
    Irina esitò per un istante. “I licantropi hanno ucciso il mio amico… e loro non si sono fatti da parte.”
    “Volevi dire mutaforma,mia cara,” la corresse Aro.
    “Quindi i Cullen si sono alleati con i mutaforma per coalizzarsi contro di noi?”
    “Per me sì.”
    “Beh, mia cara, allora potresti presentare reclamo formale contro i mutaforma e contro i Cullen, che li hanno sostenuti.”
    Era evidente a tutti che Caius stava imbeccando Irina per avere la giusta motivazione per partire all’attacco… ma non conosceva affatto la forza dei legami familiari.
    Irina si raddrizzò e con voce calma rispose: “Non ho alcun reclamo da fare. Oggi siamo venuti qui per distruggere una bambina immortale, che però non esiste e non è mai esistita. Ho commesso un errore, e ne pagherò le conseguenze.” Si voltò verso di noi. “Mi dispiace di avervi messo in questo guaio,” tornò a voltarsi verso i testimoni, “ma qui non è stato commesso alcun crimine.”
    Troppo tardi ci accorgemmo che Caius aveva fatto un cenno a qualcuno dietro di sé, mentre Irina parlava. Quasi non ci accorgemmo dei tre soldati che circondarono Irina. Sentimmo solo le urla di lei e un rumore metallico. E quando i soldati arretrarono… vedemmo con orrore ciò che era appena capitato. E capii quanto mi fossi sbagliata. Caius non aveva mai avuto l’intenzione di costringere Irina a condannarci tutti. Voleva ucciderla per costringere noi a vendicarla.
    Jasper fu il primo a reagire. Vide Tanya partire all’attacco, e la bloccò in un attimo – insieme a Emmett - mentre Garrett afferrò Kate, che lo colpì con il suo potere. Ma Garrett – nonostante la sofferenza atroce – non mollò la presa. “Zafrina!” Le parole di Jasper furono sufficienti perché l’amazzone capisse al volo e accecò Kate e Tanya. Contemporaneamente io mi costrinsi a togliere lo scudo a entrambe, avvolgendolo meglio intorno a Garrett, che riuscì a riprendere il controllo.
    “Tanya, Kate. Non possiamo fare più nulla per Irina ormai.” Carlisle parlava con voce calma, ma vedevo dai suoi occhi quanto fosse scioccato. “Se li attaccate, moriremo tutti. E Irina non lo vorrebbe. Ascoltatemi, vi prego!” A quanto pare, Carlisle riuscì nell’impresa. Così Zafrina le liberò dal suo potere, mentre Carlisle e Garrett le consolavano.
    Il fatto che noi non fossimo scattati, secondo Edward, era un problema per Caius e Aro: contavano sul fatto che li avremmo attaccati senza esitazione, dando così modo ai testimoni di poter accettare con facilità lo scontro che ne sarebbe derivato. Ma ora non avevano alcun potere su di loro, che probabilmente si chiedevano cosa avesse mai fatto Irina per meritare la morte. Eravamo tornati in vantaggio, per fortuna. Grazie alla velocità di Jasper e alla calma di Carlisle.
    Aro però cambiò la cosa in suo favore, annunciando che Irina fosse stata eliminata per aver fornito una falsa testimonianza. “Ora vorrei parlare con alcuni testimoni.” La richiesta di Aro sembrava innocua, ma Jasper ed Edward si irrigidirono e Caius tornò a mostrarsi sicuro di sé. Stava per accadere qualcosa di brutto.
    Aro si rivolse ad Amun. Gli disse che non si vedevano da parecchio, e Amun – teso – rispose che per lui il tempo sembrava non trascorrere. “Ma c’è un altro motivo che ti ha tenuto alla larga.” Quando Amun non rispose, Aro continuò: “Preparare i nuovi arrivati per creare un clan non è una cosa facile, e richiede molto tempo. Ma sono certo che presto saresti venuto da me, per presentarmeli.” Era chiaro che si rivolgesse a Benjamin.
    “Ovvio,” fu la piatta risposta di Amun.
    “Comunque, ora siamo qui… tutti insieme. Peccato che il motivo che ti abbia spinto qui non sia così piacevole. Sei stato invitato per fare da testimone, giusto?” Amun annuì. “Testimone per cosa, esattamente?”
    “Dovevo verificare che quella bambina non fosse un’immortale. Ed è stato chiaro fin da subito che non lo era.”
    “Per immortale, intendi una bambina umana morsa e trasformata in vampiro, giusto?” Amun annuì nuovamente. “E cos’altro hai notato?”
    “Che la bambina in questione è figlia naturale di Jasper e della sua compagna, che cresce, che impara le cose.”
    “Giusto… ma cosa hai visto di preciso in queste settimane?”
    “Che cresce in fretta?” Amun era confuso, come tutti noi.
    Aro sorrise. “E pensi che dovremmo lasciarla in vita?”
    La reazione fu immediata. Quasi tutti i vampiri del nostro schieramento sibilarono per protesta. E anche alcuni testimoni di Aro.
    “Non è compito mio emettere sentenze,” rispose Amun.
    “Ti ho chiesto un’opinione...”
    “Secondo me quella bambina impara molto in fretta, più di quanto cresca. Non la considero pericolosa.” Aro annuì per un istante, poi si voltò. “Aro?” Lui si girò nuovamente verso Amun. “Ora che ho fornito la mia testimonianza, posso congedarmi con la mia compagna?”
    “Assolutamente sì. Non ho altro da chiedervi.”
    Amun prese per mano Kebi e corsero via senza una parola. Aro continuò a squadrare ognuno di noi, mentre ci girava intorno. Si fermò davanti a Siobhan. “Risponderesti alle mie domande, come ha fatto Amun?”
    “Certo. Ma aggiungerei anche che Renesmee capisce bene i limiti. Non è affatto un pericolo per gli umani, anzi. Si integra perfettamente con loro e non tradirebbe mai il nostro segreto. In alcun modo.” Siobhan pronunciò le parole con fermezza e chiarezza.
    “In alcun modo… sul serio?” La domanda di Aro spiazzò tutti. Era ovvio che avesse in mente qualcosa, ma Edward non poteva dirci nulla. Aro arretrò verso i suoi. “Non è stata infranta alcuna legge qui.” Fece una pausa, continuando a camminare. “Ma siamo sicuri che non esista alcun pericolo? Ebbene, questo è un problema diverso.”

    *****


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    Edited by Nike8437 - 11/9/2019, 18:11
  14. .

    Jasper-s-POV


    Alla fine, arrivarono. Erano schierati nella solita formazione rigida, solenne. Sembravano un’unica entità capace di muoversi all’unisono, in completa armonia. Le ali esterne erano grigie e il colore dei mantelli diventava sempre più scuro man mano che si raggiungeva il cuore della formazione, che era di un nero assoluto. Di colpo la formazione si aprì e le figure col mantello grigio si schierarono ai lati mentre le figure dai mantelli scuri si disponevano al centro. Erano trentadue elementi. I nostri combattenti solo diciannove… più i lupi. Eravamo in maggioranza, ma nella lotta non sempre i numeri fanno la differenza. Lo avevo imparato a mie spese. Immediatamente dopo la guardia e le moglie, entrarono nella radura altri vampiri – i ‘testimoni’, coloro venuti a testimoniare la correttezza del giudizio di Aro. All’inizio furono sorpresi di vedere un numero così nutrito ad attenderli. Ma poi si ripresero e continuarono l’avanzata, carichi di esaltazione.
    Attorno a me potevo sentire la disperazione. Con un sospiro, cercai di trasformare la disperazione in speranza… Ne avremmo avuto bisogno. Tra la guardia e i testimoni, scorgemmo Irina. Era confusa dal fatto che Tanya fosse accanto a noi, in prima linea, contro i Volturi. Da Aro percepivo la sicurezza della vittoria: sicuramente aveva individuato Ness sulla schiena di Bella, e stava pregustando il momento in cui avrebbe risparmiato qualcuno per ottenere i suoi poteri… chiunque esso fosse. Ma un’ombra di delusione lo attraversò, probabilmente quando si rese conto che Alice non c’era. Lo guardai, sollevando un lato della bocca in un ghigno. Non l’avrai mai.
    Arrivati a circa cento metri da noi, i Volturi si fermarono, mantenendo la stessa formazione rigida. Si erano bloccati quando i lupi erano usciti dal riparo offerto dal bosco e si erano uniti a noi. I Volturi non sapevano della nostra alleanza segreta, e la cosa li aveva destabilizzati. L’unico problema era che non c’erano più solo i dieci lupi originari. Con l’arrivo dei nostri ospiti, il numero di Quileute trasformati era cresciuto di sei unità. Percepii una rabbia incontrollata alle mie spalle. Immaginai che Bella non sapesse dei nuovi lupi. E sapere che altri ragazzini si erano dovuti unire alla nostra causa doveva aver avuto un brutto effetto su di lei. Poi la sentii ringhiare, imitata quasi subito da Senna e Zafrina. Le strinsi la mano. Volevo calmarla, oltre che cercare di mascherarla dal mondo intero.
    “Edward, cosa succede?” La voce di Carlisle era un sussurro, a malapena udibile solo da noi.
    Edward esitò un attimo, prima di rispondere. Era ancora combattuto. Da un lato avrebbe voluto lasciarci per andare dovunque fosse Alice e restarle accanto, dall’altra però non voleva condannare a morte Carlisle e gli altri. “Aro sta soppesando le possibilità, sceglie gli obiettivi più importanti: me, te, Eleazar, Tanya, Jasper. ” Fece una breve pausa. “Marcus cerca di capire i nostri legami, se esistono punti deboli da colpire. Sono tutti però preoccupati per coloro che non conoscono e per i lupi. Non sono mai stati in minoranza.”
    “Noi siamo in maggioranza?” Tanya aveva un tono scettico.
    “Non è come pensi, Tanya. Loro non considerano i testimoni. Sono solo un pubblico per soddisfare la boria di Aro.” Edward rimase in silenzio per qualche istante. “Carlisle, penso sia la nostra unica occasione di farci sentire.”
    Immaginai che lui gli avesse chiesto se era il caso di parlare con Aro. Poi vedemmo avanzare Carlisle, a passo sicuro e con le spalle dritte. Dentro aveva l’inferno. Concentrai la mia mente sul mantenerlo calmo e risoluto. “Aro, sono mesi che non ci vediamo.”
    Qualche istante dopo, anche Aro fece dei passi in avanti, seguito ovviamente da Renata – il suo scudo personale. La guardia si agitò, ma Aro alzò una mano per tacitarli. “Carlisle, vecchio amico. Hai radunato un bell’esercito contro di noi.”
    “Assolutamente no, Aro. Se mi tocchi la mano vedrai che non è mai stata questa la mia intenzione.”
    “E cosa cambia, visto il crimine orrendo per cui siamo stati costretti ad intervenire?”
    “Non c’è stato alcun crimine, Aro. Solo una piccola incomprensione facilmente risolvibile… se solo mi lascerai spiegare.”
    Caius raggiunse il fratello. “Vediamo la bambina, Carlisle. Non siamo stupidi.”
    “Non è un’immortale. E non è neanche una vampira. Basta solo che...”
    “Se non è un crimine, perché avete radunato tanta gente?” Caius era risoluto a portare avanti il processo.
    “Sono solo testimoni… come i vostri. Vi diranno che la bambina non è nulla di più di un’innocente creatura. Oppure, puoi constatarlo con i tuoi stessi occhi. Ha le guancia imporporate di sangue.”
    “Portatemi l’informatrice!” Caius fece cenno verso Irina, che avanzò indecisa. Fissava ancora Tanya e Kate, schierate di fronte a lei. Era scioccata. Caius le diede un ceffone. Tanya e Kate ringhiarono. “E’ quella la bambina che hai visto?”
    Irina squadrò Ness con attenzione, prima di rispondere. “Non… non ne sono sicura.”
    “Cosa?” La vce di Caius era un sibilo carico di veleno.
    “E’ la stessa bambina, ma… è cambiata. Questa bambina è più grande di quella che ho visto...”
    Caius sibilò ancora più furioso, ma Aro lo calmò e chiese a Irina di avvicinarsi per mostrarle i suoi ricordi. “Curioso,” disse poi, appena visto ciò che Irina aveva nella mente. “La prima volta che questa vampira ha visto la bambina, sembrava proprio un’immortale.”
    “E’ esattamente questo che sto cercando di dirti, Aro.” Carlisle riprese la parola. Poi porse la mano verso Aro, che esitò.
    “Vorrei una spiegazione da qualcun altro… qualcuno più coinvolto nella faccenda. Non sbaglio quando affermo che non è opera tua, vero?”
    “No, ma...” Carlisle cercò di spiegare, ma Aro alzò la mano.
    “Poiché la bambina si aggrappa alla tua compagna neonata, Jasper, immagino che sia tu quello più coinvolto in questa storia.”
    Mi voltai, diedi un bacio sulla fronte a Bella, cercando di tranquillizzarla con un sorriso, e accarezzai la testolina del mio angioletto. Poi avanzai verso Aro, dando una pacca sulla spalla a Carlisle quando gli passai accanto. Sentii un debole lamento provenire da Esme, ma non rallentai.
    A pochi passi da lui, mi fermai e lo guardai con aria truce, sollevando il mento. Gli tesi la mano e lui la afferrò all’istante. Ci volle parecchio perché Aro finisse di scrutare ogni mio singolo pensiero: la nascita di Ness, il rapporto con Bella, le strategie discusse con i nostri amici...tutto quello che mi fosse passato per la mente anche solo una volta era alla sua mercé. Quando Aro sollevò la testa e riaprii gli occhi, capì che aveva finalmente finito di scrutare la mia mente.
    “Soddisfatto?”
    “Non ancora, amico mio. Vorrei conoscerla...”
    “Aro, che storia è questa?” Caius si stava infuriando nuovamente.
    “Calma, fratello. Non c’è stata alcuna infrazione, è la pura verità.” Poi si rivolse nuovamente verso di me. “Mi presenteresti tua figlia?”
    Il mio primo istinto fu ovviamente di negargli quella richiesta, ma in fondo era ciò che volevamo. Aro doveva capire che Ness non era un problema. “A metà strada, però. O non se ne fa nulla.”
    Aro acconsentì, così – non appena mi lasciò andare la mano – mi voltai per tornare verso la mia famiglia. Sentii il corpo di guardia avanzare per seguire Aro – che mi tallonava, ma Aro si voltò per fermarli.
    “Se sono più tranquilli, puoi portare qualcuno con te.” La mia proposta fu accettata. E ovviamente, aveva un doppio scopo. Aro chiese la presenza di Felix e Demetri – ovviamente. Io avrei chiesto a Bella di farsi accompagnare… e lei avrebbe sicuramente scelto Seth ed Emmett.
    Una volta arrivati a metà strada fra i due schieramenti, chiamai Bella… che richiese la presenza di Seth ed Emmett, come avevo previsto. Quando Bella fu accanto a noi, mi allontanai dal tocco di Aro e presi la mia compagna per mano.
    “Bella, l’immortalità ti sta un incanto.” Felix guardava mia moglie con un sorrisetto. Mi venne voglia di prenderlo a pugni.
    Bella mormorò un grazie, poi Aro si intromise nella conversazione. Poteva sentire il cuore di Ness battere forte per la paura. “E’ una bambina davvero incantevole. Ti somiglia molto, Bella.” Poi sorrise alla piccola. “Ciao Renesmee.” Ness guardò Bella, poi rispose al saluto con la sua voce squillante. “Una creatura affascinante.” Aro sembrava perplesso, confuso. “Metà vampira e metà umana. Concepita quando sua madre – la splendida neonata che ho di fronte – era ancora umana. E nata prima che ella venisse trasformata. Stupefacente.”
    “Impossibile!” fu la risposta di Caius.
    “Fratello, pensi che questi amici possano prendermi in giro?” Caius si zittì, ancora furente. “Siamo venuti per fare giustizia, ma la giustizia non è una cosa che va fatta alla svelta. Occorre del tempo per esaminare ogni sfaccettatura. Concedimi questo tempo.”
    Porse la mano a Renesmee, per poter leggere i suoi pensieri. Ma ovviamente Ness aveva altre idee. Si allontanò impercettibilmente da Bella e tese la mano in alto, per toccare il suo viso. Aro fu sconcertato dal gesto, ma lo accettò di buon grado. Rimase affascinato ad osservare tutto ciò che Renesmee gli stava riversando nella mente. E alla fine la piccola gli rivolse un’unica domanda – legata forse all’ultima immagine che gli aveva mostrato: “Lo farai, per piacere?”
    Aro le sorrise. “Tesoro, certo che non farò del male alla tua famiglia.” Sembrava gentile, ma le sue emozioni tradivano una curiosità particolare verso i lupi.
    “Non so a cosa stai pensando, Aro.” La mia voce era poco più di un sussurro, ma forte abbastanza per essere udito da chiunque. “Ma ti sbagli se credi che noi abbiamo controllo su di loro.”
    “Beh, sembrano affezionati alla tua… famiglia.”
    “Già… ma il loro compito è di proteggere le persone, le vite umane. Ovviamente le nostre scelte di caccia facilitano la nostra… amicizia. Ma non si schiererebbero mai con voi!”
    Come per ribadire il concetto, i lupi ringhiarono contro gli invasori.
    “Immagino che questo risponda perfettamente alla mia domanda.” Aro sembrava solo vagamente deluso. “Se volete scusarmi, ora dovrei conferire con i miei fratelli.” Poi si voltò e fece cenno alle guardie di avvicinarsi, mentre noi retrocedemmo verso i nostri ranghi. Ormai erano solo a cinquanta metri da noi… troppo vicini.

    *****


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    Edited by Nike8437 - 11/9/2019, 18:10
  15. .

    Bella-s-POV


    A due giorni dall’arrivo previsto dei Volturi – almeno secondo Jasper – tornai a Seattle. Avevo appuntamento con J. Jenks per ritirare i documenti di Ness e Seth. Quando entrai nel ristorante, diedi il cognome Jenks al maitrre, che mi condusse in una saletta privata al piano superiore. Quella sera avevo deciso di indossare un abito da cocktail molto elegante, che Rose aveva lasciato nel mio armadio chissà quando.
    Anche J. Jenks – arrivato un paio di minuti dopo – aveva un abito elegante. Ci stringemmo le mani, poi ci accomodammo al tavolo.
    “E’ splendida, signora Hale.”
    “Grazie,” risposi a disagio. Non ero abituata a essere considerata bella dagli altri. “Ma mi chiami pure Bella.”
    “Scusi se mi permetto, ma lei è molto meno… inquietante di suo marito.”
    “Strano… Ho sempre pensato che Jasper avesse un’aura rilassante.”
    “Davvero?” Sembrava stranamente sorpreso dalla mia affermazione. Mi riproposi di chiedere a Jasper cosa avesse fatto al povero J. Jenks… se fossimo sopravvissuti.
    “Da quanto lo conosce?”
    “Lavoro con lui da vent’anni ormai. E il mio socio lo conosceva già da quindici anni. La cosa strana è… che non cambia mai.”
    “Già...”
    “Vogliamo ordinare?”
    Mi schiarii la gola. Non ne avevo alcun bisogno, ovviamente, ma sembrava un comportamento umano naturale. “Veramente avrei una certa fretta.” Estrassi una busta bianca dalla borsa – i soldi extra che gli avevo promesso – e gliela porsi.
    “Oh, d’accordo. Nessun problema.” J. Jenks si mise la busta in una tasca interna della giacca e mi passò una busta contenente i documenti richiesti. Li controllai velocemente. Soffermarmi sulle foto, pensare che non avrei mai visto la mia bambina crescere… era una prova troppo dura.
    “Grazie, sono perfetti.” Feci per alzarmi, ma J. Jenks mi bloccò.
    “Posso farle una domanda?”
    “Certo.”
    “Come mai ha fatto i documenti per sua figlia e un amico? Non è che sta pensando di rapire la bambina?”
    Mi sorprese la sua domanda. “Assolutamente no. E’ solo una… precauzione, in caso dovesse capitare qualcosa.”
    “Ok… E se dovesse venire qualche vostro familiare, il signor Jasper o magari la signora Alice, posso dare i nomi scritti sui documenti?” Mi chiesi come facesse a conoscere anche Alice. E forse capì la mia domanda inespressa. “Ho letto molte volte i vostri nomi – beh, per lo meno dei membri della famiglia Cullen – nelle varie transazioni con il signor Jasper.”
    Gli sorrisi. “Sì, ovvio. Certo che può comunicare ai miei familiari che nomi ha usato.”
    “Allora buon rientro a casa… e ancora tanti auguri per il suo matrimonio e per la sua bambina,”
    “Grazie, davvero.”
    Ritornai alla macchina e partii a fari spenti nella notte. Al rientro in garage notai che mancavano molte auto – compreso il mio Porsche 911 grigio metallizzato che Jasper aveva insistito a regalarmi come ‘regalo del post-trasformazione’. A quanto pareva, i vampiri tradizionali erano andati a caccia.
    Raggiunsi il salone, dove trovai solo Kate e Garrett. A quanto pareva, Kate aveva convinto Garrett a provare la caccia ‘vegetariana’, ma non era andata un granché. Pensando che Jasper avesse portato Ness al cottage, salii in camera di Alice. Per fortuna era vuota. Ultimamente, Edward aveva preso l’abitudine di restare lì per ore – forse per sentire il suo odore. Frugando tra le sue cose, trovai uno zainetto di cuoio nero, abbastanza piccolo, da poter dare a Renesmee. Poi prelevai una somma abbondante dalle scorte di Alice e la gettai nello zainetto. Ci infilai anche la busta con i documenti falsi. Poi mi precipitai nello studio di Carlisle, presi un foglio bianco e iniziai a scrivere in alto ‘RIO DE JANEIRO’. Avevo questa strana idea che – se fosse accaduto l’impensabile e Ness avesse dovuto fuggire con Seth – se Alice non poteva vedere loro, avrebbe quantomeno potuto vedere me decidere di scrivere questa lettera. E capire così che, se tutto andava come aveva previsto, avrebbe incontrato mia figlia in Brasile e avrebbe potuto aiutarla a restare al sicuro finché le acque non si fossero calmate. Poi infilai anche il biglietto nello zaino e rimasi lì, incerta su cosa fare.

    *****


    Passarono altri due giorni. Ormai non facevamo altro che aspettare. Avevamo montato una tenda per Ness a qualche metro di distanza dalla radura in cui avremmo attirato i Volturi, al riparo nel bosco. Passammo tutto il tempo ognuno accanto al proprio compagno. Nessuno di noi era pronto a dire addio. Ma nessuno fece scenate o altro. Semplicemente rimanemmo ognuno accanto all’altro, in silenziosa attesa.
    Edward si tenne a distanza. Una sola volta provai ad avvicinarlo, per cercare di confortarlo. Ma lui mi scacciò in malo modo, dicendomi che era tutta colpa mia e che se restava al nostro fianco era solo per proteggere la sua famiglia – intendendo chiaramente tutti tranne me, Jasper e Ness. Così mi limitai a guardarlo da lontano, provando una pena infinita per lui e sperando che Alice avesse visto una situazione diversa da quella che immaginavamo.
    La sera prima di Capodanno, la neve iniziò a cadere e attecchire al suolo. Ormai era questione di ore. All’alba, eravamo sicuri che fosse arrivato il momento. Jacob uscì dalla tenda di Renesmee per unirsi al branco. Io rimasi lì fuori, in attesa che la mia piccolina si svegliasse.
    Carlisle e Jasper stavano schierando gli altri in formazione, con i testimoni ai lati a fare da spettatori. Quando Ness si svegliò, la aiutai a vestirsi – scelsi abiti femminili ma resistenti all’usura – e la aiutai a mettersi lo zainetto sulle spalle.
    “Ti voglio bene, amore mio.”La guardai con un sorriso forzato. “Più della mia stessa vita.”
    “Ti voglio bene anche io, mamma.” Passò la manina sul medaglione che le avevo comprato durante la mia prima visita a J. Jenks. “Staremo sempre insieme.”
    “Certo, amore mio. Nei nostri cuori sarà così.” Le accarezzai una guancia. “Ma oggi, quando arriverà il momento, dovrai lasciarci.” La vidi inorridire al solo pensiero. “Lo farai, amore? Ti prego.” Mi veniva da piangere, ma dovevo resistere. Mi poggiò la mano sulla guancia, come a chiedermi perché? “Lo capirai presto, amore mio. Ma devi promettermi che mi lascerai quando sarà giunto il momento.” La sua mano mi mostrò l’immagine di Seth. “Non dirgli nulla, finché non ti dirò di andare via.” La mia piccolina annuì e mi rilassai un po’. Poi, visto che ormai non avevamo nulla da perdere, tirai fuori dalla tasca il medaglione che mi aveva spedito Aro come regalo di nozze – con accluso il biglietto che mi aveva spinta ad andare in Italia da sola pur di non far sapere ad Aro di Renesmee. Sembrava una cosa ormai lontana nel tempo, e invece era passato a malapena un mese.
    Ness mi strinse le braccia al collo, io la strinsi forte a me e raggiunsi gli altri nella radura. Quando arrivammo a tiro, Jasper ci strinse entrambe in un abbraccio infinito… o almeno così mi sembrò.
    Renesmee si arrampicò sulla mia schiena e io mi posizionai nella seconda linea difensiva – appena dietro a Carlisle, Jasper, Edward, Emmett, Rosalie, Tanya, Kate e Eleazar. Accanto a me c’erano Benjamin e Zafrina – coloro che avrei dovuto proteggere con il mio scudo dai poteri di Jane e Alec. I testimoni erano sparpagliati ai nostri lati. Siobhan si spremeva le meningi, forse per visualizzare un mancato scontro con i Volturi. I lupi erano nascosti nel bosco… tranne Seth. A quanto pareva per lui era impossibile restare lontano da Ness, e Jake doveva avergli dato il permesso di allontanarsi dai suoi compagni. La vicinanza di Seth calmava Renesmee, e per contro anche io mi rilassai un po’. Se Nessie e Seth erano insieme, nulla di male poteva capitare alla mia piccolina. Un movimento dalla fila davanti attrasse il mio sguardo. Jasper aveva allungato un braccio verso di me. A mia volta allungai il braccio e gli strinsi le dita. Se dovevamo morire, almeno lo avremmo fatto insieme.

    *****


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    Edited by Nike8437 - 11/9/2019, 18:10
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